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 2025  novembre 11 Martedì calendario

Come mi calza bene questo libro: è merito del personal trainer

Una libreria che offre ai propri clienti un “personal trainer intellettuale” per 1200 sterline l’anno, pari a circa 1500 euro, per ricevere libri selezionati con cura, con un tocco personale che nessun algoritmo può eguagliare, può sembrare l’ennesimo cedimento alle mode del tempo. C’è davvero bisogno di una sorta di allenatore personalizzato per sapere che libri leggere, pagandolo 100 sterline al mese, costo dei volumi a parte? Non bastano le recensioni dei giornali, i supplementi specializzati, i bookblogger sui social, i gruppi di lettura su TikTok?
E poi, potrebbe obiettare qualcuno, il compito di suggerire cosa leggere all’eventuale lettore incerto non spetterebbe al libraio, ruolo che dovrebbe svolgere gratis, non certo chiedendo soldi per elargire consigli?Tutte valide obiezioni, in generale. Ma non esiste un’altra libreria al mondo come la londinese Heywood Hill, promotrice della singolare iniziativa, in effetti così insolita da avere attirato l’attenzione del Times. Fondata nel 1936 – celebrerà i novant’anni di vita nell’agosto prossimo – da George Heywood Hill, un giovane dell’alta società uscito da Eton, la scuola dei re, è situata accanto a una bottega di “Gentlemen’s Barbier” che esiste dal 1875, su Curzon Street, a Mayfair, il quartiere più chic di Londra.
Venne gestita dall’aristocratica scrittrice Nancy Mitford mentre il proprietario era arruolato nella Seconda guerra mondiale. In seguito fu acquistata dall’undicesimo duca di Devonshire, cognato di Nancy, ministro nel governo di Harold McMillan e tra gli uomini più ricchi di Inghilterra. Oggi appartiene al dodicesimo duca di Devonshire ed è diretta da Nicky Dunne, che ha sposato la figlia del duca.
In sostanza è uno stanzone piccolo, buio, elegante e raffinato, ed è specializzata in libri rari, antiquariato e collezionismo: non il luogo dove trovi Cinquanta sfumature di grigio, osserva il quotidiano londinese. Non per nulla era la libreria preferita della regina Elisabetta, e non solo. «Il centro di tutto quel che è rimasto di intellettuale a Londra», la definiva lo scrittore Evelyn Waugh. «Si avvicinò a Heywood Hill con il cuore in festa», scriveva John le Carrè a proposito del protagonista del suo romanzo La talpa. Nelle proprie memorie, il celebre inviato speciale Gavin Young ricorda che la tenda dove visse due anni tra i beduini nel deserto dell’Arabia Saudita era «ingombrata dai libri che ordinavo a Heywood Hill e che mi arrivavano, mesi dopo, a dorso di cammello». Più recentemente, quando Anna Wintour, leggendaria ex direttrice di Vogue, ha ordinato un tascabile di suo gusto, il direttore della libreria ha chiesto al duca di Devonshire, in procinto di andare in vacanza a New York, di fungere da fattorino: e il duca ha accettato.
L’idea di un “personal trainer” da 1200 sterline l’anno per insegnare cosa leggere nasce da altre proposte a pagamento lanciate con successo dalla minuscola libreria di Curzon Street: abbonamenti personalizzati (dopo lunghe interviste per selezionare i titoli adatti a ciascun lettore); biblioteche su misura (ne crea un paio al mese, per istituzioni o privati); liste di titoli da non perdere (i 300 libri che ogni adolescente dovrebbe leggere, i 50 thriller che definiscono il genere, i migliori 12 romanzi pubblicati in collana economica dal 1936 a oggi). Il fatturato intorno al milione di sterline l’anno basta e avanza per andare avanti: il duca di Devonshire, comunque, non ha bisogno di vendere libri per arrivare alla fine del mese. Lontana anni luce dalle moderne catene di librerie, insomma, Heywood Hill è l’antitesi delle mode del nostro tempo: l’equivalente, piuttosto, dei sarti per gentiluomo della vicina Savile Row. E i clienti sono probabilmente gli stessi.