Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2025  novembre 10 Lunedì calendario

Inps come Pokémon e Yu-Gi-Oh Carte collezionabili per la Gen Z

Congedo parentale: sfondo viola e adesivo glitterato. Al centro c’è un “bersaglio": “Metti in pausa la battaglia, non la tua storia”. Tra le mani passa poi Anti Neet: una ragazza tonica e con la coda di cavallo su un blocco di partenza. Tipologia “Eroe”, rarità “Leggendaria”. E poi c’è Riscatto Laurea con su scritto “Aggiungi anni… come un vero viaggiatore del tempo”. Sono alcune delle carte collezionabili dell’Inps, lanciate al Lucca Comics and Games. Uniche nel loro genere, visto che sono le prime prodotte da un ente pubblico. Tant’è che alla fiera di fumetti concluso una settimana fa sono andate a ruba. Mentre sui social sono diventate oggetto di brame e curiosità. Giovani e non solo sono pronti a far follie per averne una. Anche perché il loro stile ricorda le carte Magic e Yu-gi-oh, dove demoni, effetti speciali e incantesimi si prendono la scena, mentre la grafica è simile a quelle dei Pokémon, i mostriciattoli ideati in Giappone che trent’anni dopo continuano a invadere piccoli e grandi schermi.
Ma facciamo un passo indietro. La mente dietro a queste carte è il direttore centrale della comunicazione dell’istituto, Diego De Felice. «Su indicazione del presidente Gabriele Fava, abbiamo avviato una comunicazione più proattiva con i cittadini – spiega -. Per avvicinarci e spiegare la previdenza ai giovani, abbiamo deciso di creare un ponte narrativo più vicino a loro, oltre a mettere in piedi il portale Inps per i Giovani dove negli ultimi 6 mesi abbiamo registrato un milione di accessi, di cui 550 mila nell’area riservata tramite Spid». Accessi che hanno visto un boom con le carte, visto che la chiave per ottenerle era scansionare un Qr code per entrare nel portale.
Sette le carte. I protagonisti: Naspi, Riscatto Laurea, Sfl (Supporto per la formazione e il lavoro), Anti Neet, Congedo parentale, Estratto conto contributivo, Appli. Tutte con gli Xp in alto, ovvero «i punti esperienza – dice De Felice -, un rimando a Dungeons & Dragons. Il linguaggio è quello ludico, il pane quotidiano dei giovani che rappresentano il futuro occupazionale del nostro Paese. Quella a cui l’istituto è più affezionato è Anti-Neet perché intende dare una bussola a coloro che né lavorano né studiano». Come funzionano? «Hanno dei “poteri” che vertono all’educazione previdenziale. La loro dimensione è legata alla cooperazione, non alla competizione». Quindi, nessuna sfida a colpi di contributi.
In tutto, sono state stampate 2.700 copie per ogni carta in edizione limitata. Non ne è rimasta neanche una alla fiera. Eppure, oltre al mare di battute in rete («Pensione è la carta più leggendaria di tutte», «Manca all’appello Vitalizio», «Cerco Pensione minima»), una critica non si è fatta attendere: le grafiche generate con l’AI. «La accettiamo e ci lavoreremo – risponde il direttore -. Avremo altre occasioni come il Forum Pa e Giffoni dove magari lanceremo una nuova edizione di carte e non escludiamo un concorso di artisti dentro e fuori dall’istituto per creare delle grafiche».
Le nuove generazioni sono molto attente a questi dettagli, visto che hanno riscoperto la passione per il collezionismo delle card fisiche. Dai manga ai fumetti, da Nba fino a Dragon Ball, il gusto dell’analogico ha ritrovato smalto. Lo spiega un’indagine condotta da Skuola.net insieme all’azienda leader del settore Topps su 2.200 ragazzi e ragazze nella fascia d’età tra la scuola media inferiore e l’università: uno su 7 è un acquirente abituale di certi prodotti. E addirittura uno su tre cerca di farne un business, comprando per rivendere. Persino con investimenti notevoli: la spesa media annua è di circa 350 euro.
Il mercato mondiale ormai vale circa 25 miliardi di dollari. Ma il peso è sempre più consistente. Secondo la società che svolge ricerche di mercato Circana, la vendita di carte collezionabili ha visto un balzo del 48% da inizio anno. Con i risultati più evidenti online: Walmart Marketplace, per esempio, ha registrato un aumento del 200% nelle vendite da febbraio 2024 a giugno 2025. Solo il giro d’affari delle carte dei Pokémon è salito di oltre dieci volte rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. «Noi le abbiamo regalate, non c’è un interesse in patti commerciali – specifica De Felice -, sebbene sappiamo dell’esistenza dei mercati secondari di carte collezionabili».
Ma le carte dell’Inps possono avere un valore? Per Camilla Galassi, marketing manager di Topps Italia, i dubbi sono pochi: «Potenzialmente sì, perché sono in edizione limitata. Poi, molto dipende dal contenuto delle singole carte e se queste sono state numerate. La numerazione, infatti, permette di certificarle e, di conseguenza, assegnare un valore definito. Il mercato dei trading card games sta riscuotendo un enorme successo in Italia. Oggi magari quelle carte valgono poco, ma non è da escludere che domani saranno un oggetto ambito». Un esempio?«Una carta di Yamine Yamal firmata quando ancora non era il fuoriclasse sulla bocca di tutti». Ma, in realtà, forse basta riannodare il nastro a settembre, quando su e-Bay è stata venduta una carta Pokémon illustrata del 1998 che raffigura Pikachu. Il prezzo: quasi 3,4 milioni di euro. Questo perché sono rimasti appena 20 esemplari in circolazione a fronte dei 41 stampati.