corriere.it, 10 novembre 2025
Cani in aereo, le regole cambiano ancora: fino a 6 animali per volo e fino a 30 kg. L’annuncio di Salvini
Non più solo fino a 25 kg. L’accesso dei cani nella cabina degli aerei sui voli nazionali sarà consentito a tutti quelli che arrivano fino a 30. Potranno volare accanto ai loro proprietari, in postazioni dedicate, e per un massimo di 6 animali per ogni volo. Sono queste alcune novità delle linee guida per i viaggi aerei con i propri «pet» sulle rotte nazionali ulteriormente riviste dall’Enac, l’Ente nazionale dell’aviazione civile, e anticipate poco fa dal ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, con un post sui propri profili social.
Le novità non sono ancora riportate sul sito dell’Enac, ma non è la prima volta che Salvini si fa carico di dare personalmente l’annuncio dei cambiamenti prima dei comunicati ufficiali. Era stato così anche lo scorso settembre, quando durante il Pet Forum del Sole 24 ore aveva annunciato il primo volo di linea sperimentale con a bordo cani liberi dal trasportino, effettivamente decollato poi un paio di settimane più tardi.
I cambiamenti annunciati oggi rappresentano un ulteriore allargamento delle maglie, con regole più permissive e, di conseguenza, maggiori possibilità per i possessori di cani di medie e grandi dimensioni che fino ad ora – e ancora per non si sa quanto, considerato che al momento nessuna compagnia ha ancora concretamente modificato le regole – erano costretti a scegliere tra il ricovero del proprio animale in stiva pressurizzata, scelta sconsigliata da gran parte dei veterinari in quanto particolarmente stressante, o un viaggio con un mezzo di trasporto alternativo. Il passaggio del limite di peso dai 25 kg precedentemente annunciati ai 30 del nuovo schema consentirà l’accesso in cabina a molti cani come labrador o pastori tedeschi e taglie analoghe, che con il precedente tetto rischiavano in molti casi di restare esclusi per pochi chili.
L’estensione a 6 del numero di animali che potranno essere a bordo di ogni singolo volo – prima si parlava di un massimo di due – è un ulteriore ampliamento dell’offerta di posti, anche se comporterà non pochi problemi organizzativi in fase di check in, per l’assegnazione dei sedili. I vertici di Enac e di Ita Airways, la compagnia che per prima si è detta disponibile a sperimentare i viaggi senza l’obbligo del trasportino hanno infatti sempre detto che verranno tutelati anche i viaggiatori non particolarmente avvezzi a viaggiare in prossimità degli animali, per allergie o per scelta personale, prevedendo una adeguata distribuzione degli spazi sull’aeromobile. Zone «pet friendly» e zone «pet free», insomma.
Le linee guida, va ricordato, sono solo il perimetro delle possibilità per le compagnie aeree, che poi potranno scegliere autonomamente come eventualmente adeguarvisi. O anche di non farlo proprio. Già adesso, che sui voli sono ammessi solo cani o gatti fino a 8-10 kg di peso, tenuti in un trasportino chiuso e per un massimo di due per ogni tratta, alcuni vettori, prevalentemente quelli low cost, scelgono di non prevederne affatto l’accesso.
«Promessa mantenuta – scrive il vicepremier nella caption che accompagna il post -. Una piccola grande battaglia di civiltà che continua: dopo treni e aerei, ora massimo impegno per aumentare anche le spiagge attrezzate ad accogliere i nostri amici a quattro zampe. Per un’Italia sempre più moderna e amica degli animali».