repubblica.it, 9 novembre 2025
Migranti obesi respinti: l’ultimo stop di Trump
L’"America dell’età dell’oro” evocata da Donald Trump non sarà più la terra delle opportunità per chi sogna di ricominciare una nuova vita negli Stati Uniti ma ha una certa età, è obeso e soffre di diabete. A meno che non sia pieno di soldi. L’ultima stretta all’immigrazione dell’amministrazione riguarda le condizioni mediche e lo zucchero nel sangue. Gli Usa respingeranno le domande di visto a lungo termine per chi è affetto da obesità, che può causare asma, apnea notturna e ipertensione. Le nuovo linee guida, contenute in un memorandum inviato dal dipartimento di Stato agli uffici consolari e alle ambasciate americane in tutto il mondo, hanno ordinato ai funzionari di bocciare le richieste di visto di residenza a persone che hanno una serie di condizioni non previste in passato: tra queste l’età e la probabilità di dipendere dal sostegno pubblico nel caso si ammalino.
Il documento afferma che questi tipi di persone potrebbero rappresentare un “onere pubblico” se dovessero arrivare in condizioni di salute non ottimali. “Tutte questo patologie – si legge nel memorandum – possono richiedere cure costose e di lunga durata”. A scoprire le nuove limitazioni è stata una testata giornalistica indipendente americana, Kff Health News, che si occupa di sanità. In realtà, la valutazione delle condizioni mediche dei potenziali immigrati fa già parte della procedura di richiesta del visto, inclusi i controlli per malattie trasmissibili come la tubercolosi e la verifica della storia vaccinale. Ma, secondo gli esperti che hanno consultato la direttiva, le nuove linee guida diventano molto più invasive e ampliano notevolmente l’elenco delle condizioni mediche da considerare. Inoltre conferiscono ai funzionari consolari un potere maggiore di decidere sull’immigrazione in base allo stato di salute del richiedente.
I funzionari dovranno accertarsi che i richiedenti il visto abbiano risorse sufficienti a pagarsi le cure in caso di bisogno “per tutta la sua vita”, non solo per loro stessi ma per figli e nipoti al seguito. Considerato quanto costi farsi curare negli Stati Uniti, vuol dire disporre di centinaia di migliaia di dollari, se non milioni. Secondo alcuni esperti le nuove linee guida sono in contrasto con il manuale ufficiale del dipartimento di Stato, per il quale i funzionari consolari non possono respingere una domanda basandosi su “scenari ipotetici”. Non può prevalere, dice il governo, l’idea personale su quella oggettiva, sostengono. Ma con Trump tutte le regole del passato vengono cestinate.
Tra le domande che molti cominciano a porsi è: quando una persona sovrappeso può essere considerata obesa agli occhi del funzionario e giocarsi il visto? Venti chili in più possono far saltare un sogno?