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 2025  novembre 08 Sabato calendario

“Andate all’Aquila, lì vi ospitano”: la rotta dei migranti segue le indicazioni del tiktoker

Trentacinque la scorsa settimana, venticinque mercoledì. Molti di loro con nel telefonino un video di un influencer pakistano: “Andate a l’Aquila, lì vi ospitano”, il sunto del messaggio in lingua pashtu che da settimane sta volando su Tiktok. E così, alcuni sotto il Comune, altri sotto la prefettura, decine di migranti entrati in Italia a piedi dalla rotta balcanica, sono arrivati nel capoluogo abruzzese nella speranza di trovare accoglienza e chiedere asilo.
Speranza mal risposta visto che il sindaco Pierluigi Biondi, di Fratelli d’Italia, non ha alcuna intenzione di aprire le porte della sua città a questo singolare quanto inedito flusso di immigrati. E anzi, ipotizzando traffici occulti, ha già puntato l’indice contro “i soliti sciacalli che mercanteggiano esseri umani come se fossero oggetti”. E, durante un vertice in prefettura convocato ad hoc per affrontare questa “emergenza” ha chiesto controlli agli ingressi della città per intercettare eventuali pulmini che depositano i migranti nottetempo sotto i palazzi istituzionali.
I migranti arrivati nei giorni scorsi parlano di un passaparola: chi è arrivato prima indica il luogo a chi sta arrivando ora, una sorta di mappa orale che viaggia attraverso messaggi, chat e social.
"Sono arrivato da qualche giorno. Ho 19 anni. Sono venuto da solo, con autobus e treni”, racconta un giovane afghano che mostra sul telefono gli screenshot dei trasferimenti in denaro inviati da un parente: poche centinaia di euro alla volta, abbastanza per proseguire verso quella che qualcuno, sui social, ha indicato come una meta possibile: L’Aquila. Il gruppo è composto da persone di diversa provenienza, quasi tutte in attesa di formalizzare una richiesta di protezione internazionale.
"Nessuno ci ha portati qui”, ripete un altro ragazzo. “Ci hanno consigliato di venire a L’Aquila”. Mostra un video diffuso su TikTok in lingua pashtu, in cui un influencer, nel parlare di documenti e patente in Italia, indica il capoluogo d’Abruzzo come possibile meta per richiedere asilo. Nei commenti utenti chiedono come sia possibile arrivare. Quello che fino a poche settimane fa era un episodio isolato ora sembra un flusso alimentato dal passaparola digitale e da una solidarietà che viaggia tra connazionali lungo la rotta balcanica.