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 2025  novembre 09 Domenica calendario

Report, il nuovo scontro è su Meta. Il Garante: il servizio non vada in onda

Non è un’altra diffida ma quasi, quella che il Garante della Privacy ha avanzato ieri per scongiurare la messa in onda della puntata di Report che invece sarà trasmessa regolarmente, stasera, su Rai 3. La trasmissione di Sigfrido Ranucci, secondo le anticipazioni, si occuperà, tra l’altro, di una sanzione da 44 milioni di euro alla società Meta, la holding che controlla le piattaforme di Mark Zuckerberg, proposta dagli Uffici del Garante ma poi bocciata dal Collegio, guidato da Pasquale Stanzione.
L’istruttoria aveva l’obiettivo di verificare eventuali rischi per la privacy derivanti dall’uso degli smart glass di Meta con cui è possibile scattare foto, registrare video e pubblicare contenuti in tempo reale. Secondo Report, dietro la decisione finale del Garante di non multare Meta ci sarebbero interferenze spiegabili con incontri tra membri del collegio e lobbisti di Meta: si tratta di Angelo Mazzetti, che Ghiglia avrebbe incontrato il 16 ottobre 2024, il giorno prima del ridimensionamento della sanzione da 44 milioni a 12 e mezzo.
Ma la questione che potrebbe far deflagrare il caso, è l’eventuale intervento della Corte dei conti, poiché la multa non irrogata potrebbe configurare un danno erariale di 44 milioni per lo Stato.
Proprio su questo punto il Garante per la Privacy, nella nota diramata ieri, mette le mani avanti: «La ricostruzione proposta da Report – sostiene – è destituita di ogni fondamento, frutto o di una scarsa conoscenza della disciplina della materia o, peggio, di mala fede».
Il collegio guidato da Stanzione sostiene che «nessun rischio, neppure potenziale, di danno erariale è mai stato configurabile nel corso del procedimento». Il Collegio avrebbe semplicemente deciso «di non aderire a una mera proposta sanzionatoria proveniente dagli uffici responsabili dell’istruttoria, non condividendone i presupposti di fatto e diritto». E lo ha fatto seguendo «un’ordinaria dialettica tra gli uffici dell’Autorità e il Collegio del Garante». Tale «non corrispondenza» tra proposta e decisione finale è «fisiologica e insuscettibile anche in astratto di configurare qualsiasi ipotesi di danno erariale». Infine l’Autorità auspica che il servizio non vada in onda e si riserva «ogni opportuna valutazione in ordine alle iniziative da assumere».
«Siamo di fronte all’ennesimo tentativo di bloccare la messa in onda di una trasmissione Rai da parte del Garante» tuona Ranucci. «Piuttosto – dice il giornalista al Garante – spieghi perché hanno fatto sparire quel provvedimento». La Rai invia una nota per precisare che nessuna richiesta ufficiale le è giunta.
Nella puntata di stasera si avanzeranno anche una serie di accuse sulla gestione economica dell’Autorità e sulla terzietà dei membri. Primo fra tutti quell’Agostino Ghiglia che Report ha già accusato di essere di fatto il referente di FdI. Questa volta si parlerà di uno scambio intervenuto nel 2021 con la premier Giorgia Meloni (che allora era la leader dell’opposizione, ndr), a valle di una decisione del Garante sul green pass, usato al tempo del Covid. Un altro servizio riguarderà i rapporti tra la presidente della commissione Antimafia, Chiara Colosimo (FdI), e l’estremismo di destra.