Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2025  novembre 07 Venerdì calendario

Perugia, in due video il suicidio di Prospero. No al patteggiamento per l’amico che lo incitò

Dal telefono di Andrea Prospero sono venuti fuori i due video che i genitori e i fratelli dello studente universitario trovato morto in un bed and breakfast di Perugia il 29 gennaio non avrebbero mai voluto vedere. Due video di pochi secondi in cui il diciannovenne si riprende mentre ingoia pillole di ossicodone e un intero blister di psicofarmaci per provare ad Emiliano Volpe, l’amico con cui è in diretta web, che questa volta fa sul serio e che sta seguendo le sue indicazioni per togliersi la vita.
Il 22 gennaio il via al processo con giudizio immediato
Sono immagini terribili quelle che i familiari di Andrea hanno voluto vedere proprio nei giorni in cui sembrava che Emiliano Volpe, il ragazzo romano al momento unico imputato, potesse cavarsela patteggiando una pena di soli due anni e mezzo di affidamento ai lavori socialmente utili. Patteggiamento a cui, con gli avvocati Francesco Mangano e Carlo Pacelli, la famiglia si era opposta e che, nonostante il consenso della Procura, è stato respinto dal gip di Perugia. Che ieri, presente in aula il procuratore Raffaele Cantone, ha fissato l’inizio del processo con giudizio immediato per il prossimo 22 gennaio davanti alla Corte d’assise di Perugia.
"Noi ci aspettiamo una pena giusta. Non chiediamo vendetta, ma giustizia. Sarà il giudice a stabilire quale sia corretta”, le parole del papà di Andrea.
Nel corso delle varie udienze, il pubblico ministero Annamaria Greco ha depositato nuovi elementi, tra cui il video recuperato dalla Polizia postale in cui Prospero, in un videoselfie, si riprende mentre assume i farmaci letali. Le immagini, cancellate prima del decesso e ricostruite grazie a un software forense, mostrano gli ultimi momenti di vita del ragazzo. Secondo l’accusa, l’imputato avrebbe assistito in diretta al gesto estremo, incitando Prospero a farla finita, con espressioni del tipo “Mangia tutte e 7 le pasticche e basta” e “Ce la puoi fare. Vai. Ammazzati”, e successivamente commentato la morte con altri utenti, scrivendo: “È morto davvero” e “Ha mandato il video”.