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 2025  novembre 07 Venerdì calendario

Shaman e Mizulina, la coppia di “Zeta-patrioti” russi si sposa a Donetsk. Tra amore e propaganda

Una coppia di zelanti patrioti, seppure con due divorzi alle spalle, è convolata a nozze nell’Ucraina annessa. Lui, Shaman, al secolo Jaroslav Dronov, 33 anni, è il cantante che con l’inno Ja Russkij (“Io sono russo”) è diventato il “bardo della Svo”, sigla che in russo sta per Operazione Militare Speciale, come il Cremlino chiama il conflitto in Ucraina. Lei, Ekaterina Mizulina, 41 anni, direttrice della Lega per l’Internet Sicuro, è il volto della censura online, flagellatrice di rapper e blogger, eppure icona di tanti giovani.
I due “Zeta-influencer” si sono sposati nell’ufficio anagrafe di Donetsk, autoproclamata Repubblica popolare omonima, annessa nel 2022. Con una sobria cerimonia civile celebrata il 5 novembre all’indomani della Giornata dell’Unità nazionale. Niente smoking o abito bianco. Indossavano camicie color verde militare e pantaloni neri. Capi griffati, firmati Yves Saint Laurent, per un costo complessivo da 300mila rubli, oltre 3mila euro. Pochi invitati, tra cui Denis Pushilin, governatore dell’autoproclamata Repubblica di Donetsk.
Scelte che, stando a vari media, sottolineerebbero l’attenzione della coppia per «l’importanza dei valori culturali e sociali tradizionali» russi. Peccato che molti, a partire dalle autorità, sorvolino sui due divorzi di Shaman. Il cantante è stato spostato dal 2012 al 2016 con l’insegnante Marina Roshchupkina, da cui ha avuto una figlia, Varvara, e dal 2017 al 2024, con Elena Martynova, vicepresidente di MegaFon e top manager della holding Usm del miliardario Alisher Usmanov.
Pare sia stata proprio Martynova a trasformare Shaman nel cantore dell’era Svo. Nato un mese prima del crollo dell’Urss, biondo platino, Jaroslav si era classificato secondo alle versioni russe di X Factor e The Voice, ma non aveva sfondato. Il suo primo successo Vstanem, “Alziamoci”, una ballata di gratitudine per i veterani, era uscito a orologeria nella Giornata del Difensore della patria, alla vigilia dell’inizio dell’offensiva contro l’Ucraina.
Da allora una sequela di hit scritte, secondo i suoi detrattori, insieme ai più noti produttori russi su mandato delle autorità: canzoni fatte imparare a scuola e trasmesse ogni mattina dopo l’inno russo nelle prigioni – così raccontava il defunto Aleksej Navalny. Tutti inni patriottici come My, “Noi” il cui video – notò l’ex consigliere del Cremlino Marat Guelman – “se non conoscessimo il contesto, sembrerebbe una parodia della Gioventù hitleriana”.
Non solo. Concerti nelle annesse città di Lugansk e Mariupol o in Piazza Rossa al fianco di Vladimir Putin, di cui Shaman è stato ambasciatore durante le ultime presidenziali. Con trovate che gli sono costate le sanzioni occidentali come il bottone rosso-nucleare premuto cantando il verso “Sono russo! Vado avanti fino alla fine!” tra fuochi d’artificio a San Pietroburgo. Ma anche grossi redditi: 55mila euro a concerto, secondo le stime. E quando quest’estate la Russia ha riesumato la competizione canora sovietica Intervision come risposta all’Eurovision è stato non a caso Shaman a rappresentare il Paese.
Ekaterina, invece, è figlia della deputata Elena Mizulina che nel 2012 ha dato il nome a una legge sulla protezione dei minori su Internet che ha portato a bloccare decine di contenuti online e che l’anno dopo ha contribuito alla famigerata legge contro la “propaganda gay”. Tale madre tale figlia. Dal 2017 Mizulina jr guida la Lega per l’Internet Sicuro, finanziata dal miliardario ultranazionalista e conservatore Konstantin Malofeev (che si è sposato con la commissaria per l’infanzia Maria Lvova-Belova, costringendola a separarsi dal marito prete con cui aveva deci figli, la metà adottati).
Creata ufficialmente per proteggere i bambini online, la Lega è in realtà strumento di delazioni e censure. Mizulina non fa che segnalare alla polizia e sui suoi social media qualsiasi contenuto ritenga discutibile. Denunce che hanno spesso portato ad arresti o violenze contro i malcapitati finiti nel suo mirino. Eppure è diventata l’idolo delle nuove generazioni.
Le voci su una relazione tra Shaman e Mizulina erano emerse già a fine dello scorso anno dopo il secondo divorzio del cantante. Dopo averle smentite per un po’, Shaman le aveva confermate soltanto lo scorso marzo presentandosi a vari eventi insieme a Mizulina e baciandola davanti agli studenti di della Scuola n. 1409 di Mosca. Lo scorso settembre le aveva regalato un partito chiamato My, Noi.
«Non è chiaro se ci siano sentimenti in questa unione – osservava tempo fa il media indipendente Republic.ru – ma è certamente in gioco una strategia politica: i produttori spesso usano queste storie d’amore per promuovere le pop star. E forse anche le star della politica. Nel complesso, un progetto del Cremlino davvero riuscito per “lavorare con i giovani”».