corriere.it, 5 novembre 2025
Atterrato all’aerobase di Ghedi il cargo militare americano che può trasportare le bombe atomiche
Tornano a concentrarsi le attenzioni sull’aerobase di Ghedi, a 25 chilometri da Brescia, che era già divenuta obiettivo sensibile pochi mesi fa dopo l’attacco americano all’Iran, che indusse a blindare le basi militari dove lavorano circa 12mila militari Usa.
La base di Ghedi, pur non essendo formalmente una base Nato, ospiterebbe (non è mai stato accertato ufficialmente, ma è quanto emerso da alcuni rapporti americani circolati in questi anni) circa 20 bombe atomiche statunitensi con una potenza oscillante tra i cinquanta e i cento chilotoni ciascuna sotto controllo italiano in adesione al “Nato Nuclear Sharing”. Rappresenta quindi un obiettivo potenzialmente sensibile in caso di escalation.
A Ghedi inoltre risiede il Sesto Stormo, un reparto di interdizione militare che ha il compito di intercettare e distruggere i caccia bombardieri nemici in territorio nazionale. Hanno in dotazione i caccia multiruolo “Tornado”.
Premessa indispensabile per focalizzarsi su quanto è avvenuto ieri, quando diversi cittadini di Ghedi hanno segnalato ai giornali locali l’atterraggio del gigantesco cargo militare americano C-17 Globemaster III (gli americani ne hanno 223 sparsi in 12 basi diverse). Le misure? 54 metri di lunghezza e 50 di apertura alare. Si tratta dell’unico velivolo certificato per il trasporto delle bombe atomiche B61/12, di cui spesso si è già parlato: proprio nella base bresciana sarebbero custodite e, secondo un rapporto di Greenpeace, potenzialmente potrebbero causare tra i 2 e i 10 milioni di morti.
L’atterraggio alle 15.48 dai cieli dell’Olanda
Segreti e sospetti, ma l’arrivo del Globemaster III a Ghedi è una certezza: Flightradar certifica anche l’orario, le 15.48 del 4 novembre. Il maxi cargo era decollato lo scorso 2 novembre dall’aeroporto di Tacoma, Stati Uniti, poi aveva raggiunto l’aeroporto militare di Ramstein, in Germania e ieri mattina era ripartito verso Uden, in Olanda: l’ultima tappa prima della destinazione finale a Ghedi.