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 2025  novembre 04 Martedì calendario

Campania, nell’ultima legislatura il 52% non ha rispettato il mandato

Prendi il voto e scappa. Verso un altro partito oppure fuori dal Consiglio regionale. La storia dell’ultima legislatura della Regione Campania dice molto su quanto venga trasfigurato il voto alle urne, con composizioni dei gruppi stravolte in laboratorio e consiglieri che entrano e escono dalla maggioranza. Un dato su tutti: sui 50 eletti al Consiglio regionale campano nel 2020, ben 26 non hanno rispettato il mandato, cambiando casacca o mollando l’incarico per fare altro.
Numeri che tornano attuali alla vigilia di nuove elezioni, tra tre settimane. Del Consiglio uscito dal voto 2020, appunto, è rimasto meno del 50 per cento. Il resto è mobile qual piuma al vento.
In molti si sono riposizionati a fine legislatura, evidentemente attratti dalla possibilità di ricandidarsi altrove. È il caso di Giovanni Zannini, vicinissimo al presidente uscente (era nella lista De Luca presidente) e ora nome forte di Forza Italia. Fuga di massa dai 5Stelle: Valeria Ciarambino corre con la lista del Psi, insieme all’altro ex grillino Luigi Cirillo; Marì Muscarà è in una civica per Edmondo Cirielli e Salvatore Aversano si è trasferito in Casa riformista. Di sette che erano, solo in tre sono rimasti fedeli. Più contenute le perdite del Pd, che comunque ha visto andar via Gennaro Oliviero, prima escluso per lo scandalo delle tessere a Caserta e poi ricomparso nella lista A testa alta (i deluchiani a sostegno di Roberto Fico), al pari del collega ex dem Mino Mortaruolo. Dei 4 eletti nel 2020, due sono altrove: Vincenzo Santangelo è candidato con Fratelli d’Italia, Francesco Iovino nella civica per Cirielli. Poi c’è Fulvio Frezza, eletto con +Campania e ora in corsa col Psi. I renziani di Casa riformista guadagnano invece Maria Luigia Iodice, eletta con Clemente Mastella.
La lista è ancora lunga e l’esodo si accentua, se possibile, tra gli eletti delle civiche. Liquefatta, per esempio, “Fare democratico – Popolari”, che contava due consiglieri. Uno strano caso di par condicio, con Corrado Matera planato nel Pd e Felice Di Maiolo che invece cerca un altro mandato a destra, con la Lega. Ma dev’essere una moda, perché anche i due consiglieri di “Campania Popolare” si sono distribuiti. Coi socialisti è andato Peppe Sommese, mentre Pasquale Di Fenza, transitato in Azione, ora è ricandidato con Forza Italia. La stessa FI che si è presa Livio Petitto, consigliere eletto col Partito animalista anche lui a sostegno di De Luca nel 2020.
E siamo a poco più di metà. Eletto con l’Udc, è passato alla Lega Gennaro Cinque, che nel Carroccio troverà pure l’ex FdI Alfonso Piscitelli e l’ex FI Massimo Grimaldi. Nel gran bazar del Consiglio, FdI apre le porte a Raffaele Pisacane, eletto con Centro democratico (De Luca).
A tutto questo via vai si aggiungono i consiglieri che hanno mollato il seggio per fare altro. La Lega ha piazzato in Parlamento sia Gianpiero Zinzi che Attilio Pierro. Fratelli d’Italia ha portato a Montecitorio Michele Schiano, mentre Forza Italia ha “promosso” Annarita Patriarca. Nelle stesse elezioni, anche il Verde Francesco Emilio Borrelli ha ottenuto il seggio alla Camera. Infine, Stefano Caldoro, colui che sfidò De Luca. A inizio 2025 ha lasciato la Regione per volare a Roma e diventare consigliere di Giorgia Meloni. D’altra parte, finire il mandato sembra ormai fuori moda.