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 2025  novembre 04 Martedì calendario

Pacchi di pasta o accendini-doppietta. La «gara» dei gadget tra i candidati

C’è chi regala pacchi di pasta da mezzo chilo o di sale con sopra stampata la propria faccia, chi canta la colonna sonora elettorale con sette rapper, chi offre santini incollati su barattoli di miele e chi accendini a forma di doppietta da caccia (in alternativa per le signore un set per manicure). E chi invece vuole sbaragliare la concorrenza, arrivando in elicottero, stile Apocalypse now, per inaugurare la propria campagna.
Alle elezioni regionali del 23 e 24 novembre prossimo in Veneto, Campania e Puglia non ci sono solo tante preferenze da acchiappare, ma anche un astensionismo monstre da combattere. E allora gli elettori non devono solo essere compiaciuti o rassicurati, ma, soprattutto, motivati. Pochi alle urne uguale niente preferenze e quindi niente posto in Consiglio regionale.
In questo curioso viaggio alla ricerca del voto da Nord a Sud, l’iniziativa che ha fatto più breccia sembra essere quella di Matteo Romanello, primo cittadino della piccola Marcon, a due passi dalla Laguna, che si presenta agli elettori così: «Sono il sindaco della pasta giusta». E questo slogan, il candidato di Fratelli d’Italia in Veneto, lo recita a ogni elettore a cui consegna un pacco di penne rigate con sopra il suo volto: «Ho visto molte persone bisognose – racconta Romanello —, volevo un modo diverso, ironico ma significativo, per dialogare con i cittadini». Dal Pd gli fanno il controcanto: «Noi la usiamo il 25 Aprile per la pastasciutta antifascista». Sergio Berlato, eurodeputato di FdI che punta a tornare a casa come assessore alla Caccia, regala non a caso accendini a forma di doppietta, gadget che «al femminile» diventa un set con forbicine e lima per le unghie. Rimanendo sempre in Veneto (e a destra) c’è poi Riccardo Barbisan, leghista e assessore a Treviso, che punta a una strategia ancora più dolce. Il suo santino elettorale è infatti appiccicato su un vasetto di miele «a km zero»: «Come le api, anche noi veneti crediamo nel lavoro di squadra», scrive sui social. Il vicesindaco di Montebelluna (meloniano) Claudio Borgia è invece in tour per i mercati rionali con thermos a tracolla per offrire caffè agli elettori: «Scrivi Borgia, vota Giorgia» e dona anche pacchi di caffè con il proprio volto e lo slogan: «Una miscela tostissima».
Spostandosi in Puglia, nonostante per la destra sia, si dice, quasi una mission impossible, il candidato del Campo largo Antonio Decaro sta facendo comunque le cose in grande. Insieme a sette artisti, «mister mezzo milione» (di preferenze alle Europee), l’ex sindaco di Bari ed eurodeputato dem punta ora a governare la sua regione sulle note della Puglia che spera, brano in cui canta assieme ai rapper.
Bisognava invece aver preso un traghetto per godersi l’atterraggio hollywoodiano a Ischia del vulcanico Stefano Bandecchi. Il discusso sindaco di Terni ha infatti inaugurato in elicottero il suo tour da candidato in Campania, dove schiererà anche Maria Rosaria Boccia, protagonista dello scandalo che portò alle dimissioni di Gennaro Sangiuliano da ministro della Cultura. Finora, nonostante gli ingenti investimenti economici in più tornate elettorali, i risultati incassati da Bandecchi sono sempre stati vicini allo «zero virgola». Ma, dopo tanti litigi e polemiche, magari è la volta di un colpo di scena.