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 2025  novembre 03 Lunedì calendario

La sai l’ultima?

Taiwan
Nei tunnel militari scavati per le guerra con la Cina ora c’è un festival di musica classica
Sessant’anni fa serviva a nascondere le barche sotto le bombe cinesi. Oggi, tra le pareti di granito del tunnel di Zhaishan, sull’isola di Kinmen, risuonano i violoncelli. L’ex rifugio militare scavato a mano negli anni Sessanta – quando Taiwan e la Cina si fronteggiavano a colpi di artiglieria – è diventato il palcoscenico del Kinmen Tunnel Festival, giunto alla sua 17esima edizione. Per due giorni, sei concerti da duecento persone ciascuno hanno trasformato la grotta militare in un auditorium galleggiante: i musicisti, su una piccola barca, scivolavano sull’acqua tra luci colorate e riverberi naturali, suonando Mozart, Beethoven e melodie tradizionali cinesi e taiwanesi. “È musica che racconta la preziosità della pace”, ha detto il direttore artistico Chang Chen-chieh. I biglietti sono andati esauriti in due minuti. Fino al 1992 – cinque anni dopo la fine della legge marziale – Kinmen era ancora una base, e conserva tuttora una forte presenza militare, ma nel mondo ora il suo nome suona con la musica.
Nuova Zelanda
Una tavola da surf sparita da 18 mesi viene ritrovata intatta a 2400 chilometri da dove era stata smarrita
Una tavola da surf smarrita, ha viaggiato per quasi un anno e mezzo, in perfetta solitudine, a largo delle coste australiane. Il viaggio è terminato a Raglan Harbour, una delle spiagge più iconiche della Nuova Zelanda, a 2400 chilometri di distanza dal punto in cui era scomparsa, in Tasmania. L’ha trovata Alvaro Bon, un surfista francese residente lì, sull’Isola del Nord, Stava facendo kite surfing, lo scorso 15 ottobre, quando il suo aquilone è finito in acqua. Guardando la spiaggia, ha scorto qualcosa luccicare tra le dune: era una tavola da surf ingiallita, coperta di cozze e gusci di molluschi, ma sorprendentemente intatta. Dopo aver pubblicato la foto nei gruppi di surfisti su Facebook, la tavola è stata rapidamente riconosciuta: apparteneva a Liam, dispersa durante una gita in barca al largo della Tasmania il 10 maggio 2024. Il proprietario, incredulo, ha potuto riabbracciare la sua tavola preferita, sopravvissuta alle correnti oceaniche: è tornata a casa via aereo.
Belgio
A Kaseterlee lo sport locale è una gara di kayak dentro a delle enormi zucche giganti, scavate col trapano
Lo sport è un linguaggio universale, ma in certe culture si traduce con un dialetto davvero bizzarro. A Kasterlee, in Belgio, la domenica si rema dentro a una zucca gigante. Da diciassette anni il piccolo centro delle Fiandre celebra in questo modo peculiare il proprio orgoglio agricolo e sportivo: un’insolita gara di kayak in cui le barche sono zucche scavate e intagliate a sapienti colpi di trapano. L’evento, nato nel 2008 dall’alleanza tra un club di canottaggio e un gruppo di coltivatori locali, prevede una staffetta di cento metri tra squadre di rematori improvvisati. Prima della partenza, le zucche vengono svuotate e testate nella cava d’acqua per verificarne la galleggiabilità. “Non avevo mai visto ortaggi di queste dimensioni”, ha commentato una visitatrice, Nathalie Van Nijlen, comprensibilmente perplessa, ma pure divertita anche dallo spettacolo degli organizzatori armati di utensili elettrici. Poi tutti in acqua: grande agonismo, qualche affondamento, grosse risate.
Chernobyl
Nella zona di esclusione compaiono tre cani blu, ma le radiazioni non c’entrano: sono residui chimici
Tra i lupi, gli alci e i cinghiali che hanno riconquistato la Zona di esclusione di Chernobyl, sono spuntati anche dei cani blu. Tre esemplari, avvistati e fotografati dai volontari del Clean Futures Fund, l’organizzazione che da anni si occupa dei randagi sopravvissuti al disastro nucleare del 1986. Le immagini, finite sui social e poi ovunque, non sono un falso o un’immagine creata con l’intelligenza artificiale: “Eravamo sul posto per sterilizzarli e ci siamo imbattuti in tre cani completamente blu”, raccontano gli operatori. Gli animali sembrano in buona salute, ma nessuno è ancora riuscito a catturarli per capire la causa della tinta elettrica. Niente mutazioni radioattive, comunque: secondo la veterinaria Jennifer Betz l’ipotesi più probabile è che si siano rotolati in una sostanza chimica, forse residuo di un vecchio bagno industriale. Resta un’altra immagine surreale da Chernobyl, dove la natura continua a riprendersi tutto, anche in forme che di naturale non sembrano avere nulla.
India
Il reportage dello youtuber dal festival di Gorehabba, dove ci si lancia sterco di mucca, diventa un caso diplomatico
C’è il carnevale di Ivrea dove ci si tirano le arance, c’è la “Tomatina” di Buñol, in Spagna, dove volano pomodori. E poi c’è una festa un po’ differente. Nel villaggio di Gumatapura, nel sud dell’India, ogni anno va in scena il festival di Gorehabba: una celebrazione del Diwali che culmina con un lancio collettivo di sterco di mucca. Un rito di purificazione, secondo la tradizione locale, perché la cacca bovina – nei testi sacri – è simbolo di fertilità e purezza. Lo youtuber americano Tyler Oliveira, 25 anni, ha deciso di partecipare e documentare il prezioso evento, armato di tuta e occhiali protettivi. Dopo pochi minuti, ricoperto di “fango” biologico, si è già arreso: “Risparmiatemi tutta questa m… devo andarmene da qui”. Il video, ovviamente, è diventato virale e altrettanto rapidamente ha scatenato l’indignazione di molti indiani, che lo accusano di aver ridicolizzato un rituale religioso. Quanta merda si è disposti a “lavorare” per quindici secondi di attenzione e quindici minuti di notorietà?
Australia
Il premier indossa una maglietta dei Joy Division e l’opposizione l’accusa di antisemitismo: “Messaggio d’odio”
Si può litigare su Unknown Pleasures, uno dei dischi più belli della storia del rock? Pare di sì: in Australia una maglietta dei Joy Division è stata trasformata in caso politico. Il primo ministro Anthony Albanese si è presentato in pubblico, appunto, con la t-shirt che raffigura la copertina (iconica) dell’album della band britannica. L’opposizione è riuscita a vederci dell’antisemitismo. La deputata conservatrice Sussan Ley lo ha accusato di mancanza di sensibilità verso la comunità ebraica: “In un momento in cui gli australiani di fede ebraica affrontano un’ondata antisemita, il premier sceglie di esibire un’immagine legata all’odio e alla sofferenza”. Il riferimento è al nome stesso della band, ripreso da The House of Dolls, un romanzo del 1953 che descriveva la “Joy Division”, sezione di schiave sessuali nei campi di concentramento nazisti. Albanese, grande appassionato di musica, non ha ancora commentato la polemica. Poveri australiani: quanti acidi si devono essere calati, per cercare Hitler in Ian Curtis.
Bangkok
Un chirurgo abusivo viene arrestate mentre esegue un’operazione estetica al pene dentro la sua Toyota Corolla
Ognuno ha la clinica che si merita. A Bangkok un uomo è stato arrestato per aver eseguito interventi di allungamento del pene dentro la sua auto. Pittaya Moolin, 51 anni, conosciuto online come “Chang Yai Modify”, pubblicizzava su TikTok un servizio “a domicilio” di chirurgia genitale: circoncisioni, impianti di perline e iniezioni per aumentare la circonferenza. Prezzi popolari – da 23 a 229 sterline – e sala operatoria allestita in una Toyota Corolla grigia degli anni ’90. Quando la polizia lo ha fermato, il “dottore” era nel mezzo di un’operazione di pearling, con bisturi, aghi e anestetici sparsi sul sedile posteriore. Tutto senza licenza, senza sterilizzazione e, come ha ammesso dall’allegro chirurgo, “imparato guardando video sui social”. In auto sono stati sequestrati 189 tipi diversi di perline e ferri del mestiere usati in condizioni sanitarie “terrificanti”, secondo gli agenti. Moolin rischia fino a tre anni di carcere per esercizio abusivo della professione medica, i suoi clienti danni molto più sostanziosi.