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 2025  novembre 02 Domenica calendario

Quella moda dei ricchi californiani di vendemmiare a Napa: costo, 5mila dollari a persona

Provare l’esperienza della vita e del lavoro nelle vigne, e poi godere dei frutti del proprio raccolto. È questa la nuova passione dei ricchi in California, cuore dell’industria vinicola degli Stati Uniti. Napa e Sonoma sono i simboli per eccellenza del vino americano dal boom iniziato negli anni Novanta e alimentato da serie e film che hanno contribuito a trasformare la regione in una meta turistica. E il Sonoma County Grape Camp ha l’obiettivo di far immergere gli appassionati nella cultura della vendemmia, portandoli dietro le quinte della vinificazione: l’iniziativa è nata già nel 2007, ma l’ultima escursione è stata nel 2017, poi tra il cambio delle strategie commerciali e la pandemia, il tour autunnale sembrava finito nel dimenticatoio.
Ora, invece, è tornato in auge con l’aiuto di Marc e Julia Shemesh, che hanno provato l’esperienza nel 2014 e nel 2016, e hanno insistito con l’organizzatrice Karissa Kruse implorandola di riproporre l’evento. Un appuntamento decisamente non per tutti, visto che il prezzo è di 5.000 dollari a persona, o 7.500 a coppia (per tre giorni) chiaramente comprensivi di alloggio di lusso e cene gourmet con i migliori piatti della cucina regionale. Come racconta il Wall Street Journal, tuttavia, l’escursione d’élite guidata dai viticoltori della contea di Sonoma permette pure di testare il lavoro estenuante e inebriante della produzione del vino, pigiatura inclusa. “I piccoli raspi freddi sugli acini massaggiavano leggermente i miei piedi. Era rinfrescante”, racconta Lisa Roth, investitrice immobiliare che ha partecipato all’iniziativa ed è entrata in un’enorme vasca piena fino all’orlo di uva, iniziando a pigiare. Il succo prodotto verrà utilizzato per un rosé che la Limerick Lane Cellars di Healdsburg produrrà l’anno prossimo.
Il Grape Camp riunisce gli amanti del vino e dell’avventura per bere dall’alba al tramonto, arrivando ad assaggiare anche 100 vini al giorno, spiega il Wsj, oltre “ad assaporare la vera vita nelle vigne”. In realtà si tratta di una versione edulcorata dei ritmi contadini, visto che la stagione della vendemmia nella regione vinicola della California, che può durare da inizio agosto a inizio novembre, è particolarmente impegnativa. Gli agricoltori spesso lavorano tutta la notte per raccogliere l’uva, mentre il campeggio propone di “lavorare un po’, mangiare molto, incontrare la gente del posto che fa questo per vivere e bere i frutti del proprio lavoro”. Dopo un paio d’ore nel vigneto per raccogliere a mano i grappoli la mattina presto, i partecipanti vengono accolti con una colazione a base di prodotti agricoli a km zero. Per diverse persone, però, assaporare il duro lavoro della vendemmia è la grande attrazione, e quando quest’anno una pioggia torbida ha annullato l’escursione per la potatura, i partecipanti sono rimasti delusi: “Tutti volevano essere messi al lavoro”, afferma Jill Zullo di Minneapolis, che con la sua amica Kristen Kowalski ha pagato molteplici quote da 7.500 dollari ad un’asta per un ospedale oncologico pediatrico. Come parte dell’esperienza viene pure organizzato un concorso di vinificazione dove ad ogni squadra è assegnato un vino base, ad esempio il Cabernet Sauvignon, a cui poi vengono aggiunti altri vitigni per creare un blend unico. E i risultati vengono valutati da un enologo della vicina Rodney Strong Vineyards.
Intanto, gli addetti ai lavori ricordano come l’effetto di programmi televisivi o pellicole tra cui ‘Sideways – In viaggio con Jack’ del 2004 (che ha vinto pure l’Oscar) ha cambiato per sempre alcune aree della regione. Tanto che l’impatto avuto nella Santa Ynez Valley è stato soprannominato proprio “effetto Sideways”. La valle, che conta 20.000 abitanti, ha visto la sua popolazione giornaliera crescere fino al 20% nel corso dell’anno successivo, con visitatori provenienti da tutto il mondo che hanno partecipato al tour ad hoc, visitando i luoghi mostrati nel film. “Ha fatto conoscere a più persone la bellezza del Pinot Nero”, ricorda Richard Sanford, co-fondatore dell’azienda vinicola Sanford & Benedict e pioniere della vinificazione nelle Sta. Rita Hills, una zona vitivinicola nella contea di Santa Barbara, prima tappa dei protagonisti del film. E oggi, oltre vent’anni dopo, l’area divenuta famosa per il Pinot Nero coltiva circa 80 vitigni diversi, diventando probabilmente una delle regioni vinicole più diversificate al mondo, oltre a vantare la più alta percentuale di donne viticoltrici negli Stati Uniti.