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 2025  novembre 03 Lunedì calendario

Lindsey Vonn denuncia il suo hater sui social: “Grazie per avermi augurato la morte”

Si avvicinano le Olimpiadi di Milano Cortina, e cresce la popolarità delle star attese alle Olimpiadi italiane. Ma insieme all’interesse degli appassionati sta lievitando qualcosa di più sinistro che Lindsey Vonn non ha esitato a denunciare. Utilizzando le stesse piattaforme dei social usate addirittura per “augurarle la morte”, specificando che questi messaggi sono “purtroppo diventati comuni per molti atleti”. Una testimonianza molto forte, per quella che a lungo è stata la regina dello sci alpino con 82 vittorie in Coppa del mondo, prima dell’avvento della connazionale Mikaela Shiffrin. Ma il ritorno in pista dopo quasi sei stagioni di stop, con una parte dell’osso del ginocchio destro tagliata e sostituita da due pezzi di titanio, l’ha rilanciata come protagonista assoluta in vista di Cortina: a lei ha dedicato la copertina Time, una delle riviste più famose al mondo.
La scelta di postare le maledizioni social
Vonn ha fatto una scelta spesso in controtendenza rispetto a quelle di altri campioni, che preferiscono ignorare o lamentarsi genericamente delle accuse sui social. Nella sua story su Instagram ha postato lo screenshot dell’attacco nei suoi confronti. L’autore è tal Brad Shute che ha scelto come immagine probabilmente se stesso mentre alza al cielo un bambino. “Sei assolutamente disgustosa” scrive l’hater. “Non sei un modello. Sarò felice se ti farai male e spero che perda le Olimpiadi, tu disgustosa “American”. Vai a sciare contro un albero”.
La quarantunenne ha risposto incredula su Instagram, social sul quale rappresenta la sua celebrità attraverso la copertina di Time, le media opportunity del team Usa a New York, o l’intervista al The Tonight Show condotto da Jimmy Fallon. “Uno degli svantaggi dei social media. Grazie per avermi augurato la morte, Brad...” si è rivolta direttamente allo hater. Chiarendo subito dopo che non vuole lasciarsi abbattere da questo tipo di attacco, ma col suo gesto è determinata ad attirare l’attenzione su un problema più diffuso di quanto si immagini tra i campioni.
Il no a Trump, il sì a Obama
Lindsey Vonn, al di là della sua incredibile carriera, un oro olimpico e quattro Coppe del mondo generali, prende spesso posizioni decise ed è un personaggio divisivo. Alla vigilia delle Olimpiadi di Pyeongchang 2018 disse a proposito del presidente Donald Trump: “Spero di rappresentare il popolo degli Stati Uniti, non il presidente. Se dovessi vincere l’oro non prenderò in considerazione un invito alla Casa Bianca”. Non vinse, ma nessuno dubita che sarebbe stata di parola. Di Barack e Michelle Obama invece ha accettato l’invito proprio alla Casa Bianca nel 2014, pubblicando una foto con la coppia presidenziale.
Ma anche nel mondo dello sci il suo ritorno ha scatenato commenti piccati, ai quali ha risposto un po’ con ironia un po’ con fastidio. Qualche giorno fa ha preso in giro la rivale slovena Ilka Stuhec, che l’aveva soprannominata “nonna” a proposito del suo status di veterana. La “nonna” intanto è tornata sul podio dopo sette anni, seconda a marzo nel superG di Sun Valley: a Milano Cortina è convinta di poter lottare sia con le rivali molto più giovani sia con gli hater.