Il Messaggero, 1 novembre 2025
Monopattini ad alto rischio. Ogni giorno dieci incidenti
Da simbolo della mobilità “smart” a incubo delle strade cittadine. In meno di dieci anni il monopattino elettrico è passato dall’essere l’icona della città sostenibile a uno dei nodi più critici per la sicurezza urbana. E mentre in Italia il numero di incidenti continua a crescere, in Europa si moltiplicano i divieti: dopo Parigi e Madrid, anche Praga ha deciso di dire basta.
Dal gennaio 2026, nella capitale ceca non si potranno più parcheggiare monopattini elettrici a noleggio. Una misura annunciata dal consiglio comunale lunedì scorso, che, tradotta, significa una sola cosa: fine dei servizi di sharing. L’invasione dei monopattini, ormai parte del paesaggio urbano e turistico, era diventata uno dei simboli dell’overtourism. Ora, chi vorrà potrà ancora entrare in città con uno di questi ma noleggiato altrove, ma a patto di lasciarlo fuori dai confini urbani. Una soluzione più teorica che reale. Il divieto non riguarda invece le bici, tradizionali o elettriche, che potranno restare, ma solo se parcheggiate nelle aree consentite. Già nell’estate 2024 il municipio della Città Vecchia di Praga aveva introdotto un divieto parziale, ma i numeri 47 incidenti con monopattini, uno dei quali mortale hanno convinto le autorità a intervenire in modo più drastico. Il caso di Praga segue quello di Parigi, dove nel 2023 un referendum cittadino ha sancito la fine dei monopattini in sharing, con il 90% dei votanti favorevoli al divieto. A Madrid, le regole introdotte nel 2024 dai limiti più severi di velocità ai divieti nelle aree pedonali hanno di fatto spinto fuori mercato molti operatori. Il sogno della mobilità leggera si è schiantato contro la realtà degli incidenti.
IL CASO ITALIANO
In Italia, la “guerra ai monopattini” è solo all’inizio, ma i numeri parlano chiaro. Secondo i dati diffusi da Aci (Automobile Club d’Italia) e Istat a luglio 2025, nel 2024 si sono registrati 3.895 incidenti con lesioni a persone che hanno coinvolto almeno un monopattino elettrico, contro i 564 del 2020, anno in cui è iniziata la rilevazione ufficiale. In quattro anni, gli incidenti sono aumentati di quasi sette volte. Il bilancio è pesante: 23 vittime nel 2024 (tra cui un pedone) e 3.751 feriti. Un trend che cresce di pari passo con la diffusione del mezzo, soprattutto nelle grandi città dove la micromobilità elettrica ha trovato terreno fertile ma regole ancora fragili. Roma guida la classifica per incidenti: nel 2024 si sono contati 348 monopattini coinvolti, 318 feriti e due morti, in aumento rispetto all’anno precedente (271 sinistri, 239 feriti). Allargando lo sguardo al Lazio, i dati restano allarmanti: 406 incidenti e 379 feriti, e 2 decessi solo nel 2024. Gli esperti parlano di “effetto combinato": strade congestionate, infrastrutture inadeguate e comportamenti spericolati. Il casco resta facoltativo per gli adulti, mentre non mancano i casi di monopattini lanciati sui marciapiedi, in contromano o senza luci.
L’EMERGENZA
«L’incidentalità (dei monopattini ndr.) è una piaga sociale ed economica che si abbatte sul sistema Paese», sottolinea il commissario straordinario dell’Aci Tullio Del Sette. «È prima di tutto un’emergenza culturale. L’escalation di incidenti legata a questa forma di mobilità “dolce” è sempre più evidente sulle strade, sui marciapiedi e persino sulle piste ciclabili. Le norme ci sono, ma troppo spesso vengono ignorate. Servono controlli più incisivi e soprattutto formazione: chi guida un monopattino deve sapere come farlo in sicurezza. Per questo stiamo lavorando a corsi specifici in strutture qualificate». L’indice di mortalità dei monopattini elettrici il rapporto tra morti e incidenti è di 1,1 decessi ogni 100 sinistri, quasi il doppio rispetto a quello degli automobilisti. Nel complesso, nel 2024 in Italia si sono registrati 173.364 incidenti stradali, con 3.030 morti e oltre 233mila feriti: un calo delle vittime di appena 0,3% rispetto all’anno precedente. Segno che la “mobilità dolce” non basta, se manca la cultura del rispetto e della prudenza. «Dall’inizio del 2025 abbiamo già registrato 20 vittime con monopattini elettrici, praticamente lo stesso numero di tutto il 2024 e siamo solo a ottobre», aggiunge Giordano Biserni, presidente dell’Asaps, l’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale. «Il dato conferma una tendenza stabile, ma ciò che non cambia sono i comportamenti: uso in due o in tre, corse contromano, attraversamenti con il rosso, monopattini sui marciapiedi e casco ancora troppo spesso assente». E avverte: «Ora che le giornate si accorciano, in pochi indosseranno il giubbotto riflettente: un rischio enorme, soprattutto di notte». I costi sociali degli incidenti stradali in Italia intanto sfiorano l’1% del Pil. Gli utenti deboli pedoni, ciclisti, motociclisti e ora anche chi usa i monopattini rappresentano oltre la metà delle vittime. Un vero paradosso per una mobilità nata per rendere le città più sicure.