repubblica.it, 2 novembre 2025
Le Maldive vietano il fumo ai nati dopo il 2007: è l’unico divieto “generazionale” al mondo
Le Maldive diventano il primo Paese al mondo a introdurre un divieto “generazionale” del fumo. La misura restrittiva in questione, entrata in vigore l’1 novembre, riguarda i ragazzi nati dopo l’1 gennaio 2007, e si applica a tutte le forme di tabacco, comprese le sigarette.
La legge è stata ratificata nella primavera del 2025 dal presidente del Paese, Mohamed Muizzu – quarantasettenne in carica dal 2023 – e applaudita dall’Unicef, convinta che fosse “una pietra miliare essenziale per affrontare il crescente peso delle malattie non trasmissibili (Ncd) come il diabete, le malattie cardiache e il cancro alle Maldive, anche tra i giovani”.
Per le autorità, si tratta di una mossa volta a “proteggere la salute pubblica e promuovere una generazione libera dal tabacco” nell’interesse della società. Come riporta un comunicato diffuso dal ministero della Salute, “sotto la nuova disposizione, gli individui nati dopo l’1 gennaio (compreso) non possono comprare, usare o vendere prodotti di tabacco nelle Maldive”. Inoltre, alle persone di età inferiore a 21 anni è vietato partecipare a vendite o eventi commerciali legati al tabacco. Il Paese compie un altro passo avanti rispetto all’anno scorso, quando l’età legale per fumare è stata aumentata da 18 a 21 anni.
L’obiettivo è costruire un futuro più sano, aumentare la consapevolezza pubblica e la prevenzione e proteggere la popolazione dall’incisività delle patologie legate al fumo, riducendo così i costi sanitari a carico dello Stato. I commercianti devono verificare l’età prima della vendita dei prodotti, pena una multa di 50.000 rufiyaa, ovvero circa 2830 euro.
Le Maldive applicano già un divieto a livello nazionale sull’importazione, la vendita, la distribuzione e l’utilizzo di sigarette elettroniche, indipendentemente dall’età. L’uso di dispositivi di svapo comporta una multa di 5.000 rufiyaa, ossia circa 283 euro.
La misura non vale solo per cittadini e residenti, ma anche per i visitatori di questa nazione sud-asiatica di circa 500mila abitanti nota a livello mondiale per le bellezze naturalistiche, il turismo di lusso e i resort. Con oltre 1.100 isole sparse nell’Oceano Indiano, le Maldive attirano ogni anno milioni di visitatori internazionali, con il turismo che rappresenta circa il 30% del Pil del Paese.
Secondo l’emittente statale Psm News, la disposizione riflette la visione del presidente Muizzu di promuovere una “cittadinanza competente, retta dal punto di vista morale e diligente”. La first lady Sajidha Mohamed ha reagito entusiasta, descrivendo il provvedimento come storico in un post sul social X. Ha scritto che è un “passo coraggioso e scientificamente supportato per spezzare il circolo vizioso della dipendenza e prevenire le malattie”.
L’implementazione del Tobacco Control Act è stata accompagnata da festeggiamenti in tutta la Nazione: una corsa di 24 ore ha attirato migliaia di partecipanti per celebrare la storica misura.
Fino ad oggi, la Nuova Zelanda è stata il primo e unico Paese ad adottare una legge del genere contro il fumo, riguardante i ragazzi nati dopo il 2009, ma è stata abrogata nel novembre 2023, meno di un anno dopo la sua introduzione. A incidere fu il cambio di governo, con la premier Jacinda Ardern che cedette il posto a Christopher Luxon, esponente del New Zealand National Party e alla guida di una coalizione di centrodestra che comprende il partito nazionalconservatore New Zealand First e Act, entrambi contrari alla misura. Il passo indietro del nuovo esecutivo fu motivato – come spiegato dal ministro delle Finanze Nicola Willis – dalla necessità di finanziare i tagli delle tasse grazie ai ricavi derivanti dalle sigarette. Un provvedimento simile è stato proposto nel Regno Unito e sostenuto dall’ex primo ministro Rishi Sunak, ma deve ancora affrontare un percorso legislativo in Parlamento.