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 2025  novembre 02 Domenica calendario

Crosetto: «I cori fascisti a Parma? Quelle persone vanno prese a calci e mandate via»

«I cori fascisti di Parma si commentano da soli, sono qualcosa che nulla ha a che fare con Fratelli d’Italia. Quelle persone vanno prese a calci e mandate via».  È durissimo il commento del ministro della Difesa Guido Crosetto, tra i fondatori di FdI, riferito ai cori fascisti nella sede del partito a Parma, utilizzata anche dal movimento giovanile dei meloniani, Gioventù nazionale.
«Camicia nera trionferà. Se non trionfa sarà un macello col manganello e le bombe a man», le parole della canzone «Me ne frego» arrivano dalla sede di Parma di Fratelli d’Italia, in Borgo del Parmigianino, pieno centro storico.
Un video, diventato virale, quello che riprendeva un gruppo di giovani mentre intonava la canzone dell’epoca fascista, al termine della quale si sentono chiaramente anche cori che inneggiano «Duce! Duce! Duce».
Un caso sul quale la procura di Parma ha aperto un fascicolo. «Si tratta di un modello 45, non c’è ancora un reato ipotizzato – spiega all’Ansa il procuratore capo Alfonso D’Avino – siamo ancora nella fase esplorativa sulla base delle notizie apprese dalla stampa». Sulla vicenda indaga anche la Digos della questura di Parma. «Ora bisogna verificare se il fatto sia vero e accertare se possa trasformarsi in una notizia di reato». In questa fase non ci sono persone iscritte nel registro degli indagati. 
«Che penso delle immagini della festa dei giovani di FdI a Parma per l’anniversario della Marcia su Roma? Penso che da quelle parti sono pieni di fascisti. C’è poco da fare. Sono pieni di ciarpame fascista, di rigurgiti che che ogni tanto, con qualche frequenza per la verità, saltano fuori. Commissariarli mi pare il minimo sindacale, ma servirebbe forse qualcosa in più: atto definitivo di rottura, di cesura e di pulizia che invece stenta a venire avanti», afferma Nicola Fratoianni di Avs in un’intervista a Fanpage.