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 2025  novembre 01 Sabato calendario

Le minacce social a Gualtieri. Rafforzata la scorta al sindaco

Un video inquietante che nella Capitale non si ricordava da tempo. Almeno dalle minacce all’ex sindaca Virginia Raggi: l’immagine di un giovane in tuta nera che imbraccia un fucile mitragliatore. «Questo è per il sindaco e per la sua famiglia. Come ha buttato giù casa nostra, io butterò la sua. Tempo al tempo, lo stato (con la s minuscola) non mi fa paura»: il post, diventato virale in un attimo, è stato pubblicato sul profilo Facebook di Silvio Hilicic, nick name «Silvio Silvietto», considerato dalle forze dell’ordine vicino ai clan sinti dei Komarov, ritenuti legati anche ai Casamonica e coinvolti nel gennaio 2024 nelle indagini sull’omicidio a colpi di pistola del 14enne Alexandru Ivan nel parcheggio della metro C in uno scontro fra bande. La minaccia, rimbalzata sulla pagina di una vicina di casa di Hilicic, sarebbe credibile tanto che la Prefettura valuta il rafforzamento della scorta del sindaco Roberto Gualtieri, affidata alla Guardia di finanza da quando era ministro, che già comprende un’auto blindata. Le indagini sono scattate subito con il coordinamento della Procura di Tivoli: quelle frasi sono collegate alla demolizione nei giorni scorsi di due ville occupate abusivamente in via Arzachena, a Rocca Cencia, alle porte di Roma, da appartenenti ai clan. Fra i residenti anche quattro persone ai domiciliari. Adesso si è mossa la Questura mentre in serata carabinieri e Finanza hanno controllato i familiari di Hilicic sfollati da parenti in altre ville a Valle Martella, sempre nella stessa zona. Lui non c’era e non si esclude che in realtà il suo profilo possa essere stato usato da altri.
«Scrivo per gli infami – si legge in un post a nome suo fra i commenti sulla pagina del presidente del VI Municipio Nicola Franco —, chi ha fatto questo sa, e sa benissimo che non finisce qua. Altre 10 ne tiro su, ma voi? Pensate che non vi trovo? Ogni mattone che cade da quella casa è un dolore per me e la mia famiglia, ma per chi lo ha fatto sarà il doppio del dolore». Immediata la replica di Gualtieri: «Le minacce non modificano di una virgola il nostro impegno contro le mafie e per affermare la legalità e restituire ai cittadini spazi oggi sottratti alla criminalità. Continueremo, insieme alla Prefettura, alla Questura e alle forze dell’ordine, a lavorare con determinazione per rendere Roma una città più sicura e più giusta». Fra i messaggi di vicinanza quelli della premier Giorgia Meloni che parla di «intimidazione inaccettabile nei confronti di una persona e dell’istituzione che rappresenta, che va stigmatizzata con fermezza», dei vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, della segretaria dem Elly Schlein: «A Roberto vogliamo dire che non è solo e che tutto il Pd è al suo fianco e sostiene la sua opera coraggiosa e determinata». «Diamo fastidio a queste persone – commenta Franco —, reagiscono sempre con minacce di morte. Ma andiamo avanti».