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 2025  ottobre 31 Venerdì calendario

Treviso, la cena in hotel la serve il robot gratis: per l’umano si pagano 15 euro

La tariffa è segnata sul listino dell’hotel Bhr di Treviso: la cena consegnata in camera dal robot non prevede altri costi oltre alla consumazione. Se invece la si vuole portata da un essere umano, bisognerà pagare un extra di 15 euro. Questa iniziativa ha creato un piccolo caso mediatico tra gli esperti e gli appassionati di nuove tecnologie che lo hanno segnalato sui social, da Linkedin a Facebook, perché erano a Treviso per una conferenza dedicata al mondo digitale e non avevano ancora visto in Italia una cosa del genere.
Il racconto sui social. “Sono a Treviso – ha scritto su Linkedin Luigi Villanova – Sul foglio del room service leggo: ‘Consegna gratuita con Robot. Consegna con personale: +15€.’ Vuoi un servizio rapido, efficiente e senza emozioni? Gratis. Vuoi che ti porti il caffè una persona, che magari ti chieda anche come stai? Paghi. La direzione è chiara: l’umano diventa un optional. E paradossalmente, proprio per questo, acquista valore”.
L’idea di automatizzare. L’hotel manager Luca Pizzolato, che contattiamo per capire i motivi di questa scelta, spiega che il robot – hardware cinese ma distribuito da un’azienda italiana- è arrivato un anno fa. “Lo abbiamo inserito per la consegna di oggetti che i clienti chiedono frequentemente, dagli spazzolini alle ciabatte o alle asciugamani extra. Queste consegne mediamente richiedono al personale più di 15 viaggi al giorno, soprattutto di notte. In questo modo è possibile alleggerire”. In pochi minuti, spiega, vengono effettuate le consegne.
La carriera del robot. Da settembre, poi, il robot è stato promosso ed è iniziato il test sul room service che, comunque, aveva già il costo di 15 euro. “Si abbattono quindi i costi del servizio in camera, non il contrario” spiega. Questo secondo servizio, però, pare sia meno richiesto. Di media ci sono 4-5 richieste al giorno di room service ma il robottino è stato incaricato di queste missioni una decina di volte in tutto da settembre. I clienti hanno preferito pagare i 15 euro extra. Il motivo? “È un servizio diverso – spiega Pizzolato – ciò che viaggia su robot, ad esempio, per motivi di sicurezza non può essere frangibile”. Dunque bicchieri&C. sono usa e getta. “È un altro tipo di esperienza”.
Il costo. L’investimento per il robot da room service è stato di 15mila euro tra acquisto, programmazione e adeguamento dell’ascensore per permettergli di muoversi in autonomia. Il resto, manutenzione ordinaria e straordinaria – a cui si sommano i controlli dell’azienda fornitrice, la Kroboteurope – sono come quelli che bisognerebbe riservare a una caldaia, è la spiegazione.
Altri robot? Probabile. I vantaggi per l’hotel sono comunque molti, al punto che si sta pensando di reperire anche dei robot che possano aiutarli a trasportare i carichi pesanti del centro congressi. “Abbiamo 1300 posti: spostare e sistemare le sedie ci richiede in media 260 viaggi”. Farlo fare a un robot (come quelli delle fabbriche ma adattati al contesto) sarebbe uno sgravio di lavoro importante. È stato fatto anche un test per le pulizie, ma a quanto pare il robot non ha superato il periodo di prova. “Il ricorso ai robot – conclude l’hotel manager – non è una sostituzione di personale bensì un affiancamento. Stiamo infatti continuando ad assumere. Si tratta di una semplificazione di passaggi e procedure che appesantiscono il lavoro: ma il contatto umano non potrà mai essere sostituito”.