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 2025  ottobre 31 Venerdì calendario

A Magenta si litiga per le campane

Mattinieri contro nottambuli. Magenta, un comune di 25 mila abitanti vicino Milano, si divide tra chi accetta di buon grado all’alba i rintocchi del campanile della Basilica di San Martino e chi invece esasperata dal rumore ha deciso di lanciare una petizione online per chiedere il posticipo di questa secolare abitudine. In pochi si sarebbero aspettati una presa di posizione come quella avanzata pochi giorni fa dalla residente Camilla Natalini, promotrice di una petizione (giunta a circa 140 sottoscrizioni) per ritardare l’ora in cui le campane della chiesa iniziano a risuonare: dalle 6 alle 8 del mattino nelle giornate festive e dalle 6 alle 9 nei feriali. Un cambiamento che secondo la donna «potrebbe migliorare significativamente il benessere e la qualità della vita di molti cittadini». Nel presentare la raccolta firme dal titolo «Modificare l’orario delle campane a Magenta» sul popolare sito Change.org, Natalini spiega che «ogni giorno, alle 6 del mattino, il suono delle campane interrompe il mio sonno, un momento di tranquillità e rigenerazione. Non sono la sola: molti dei miei vicini si trovano nella stessa situazione, vedendo la loro serenità mattutina spezzata da un rintocco che potrebbe essere posticipato».
La promotrice ovviamente non nega l’importanza delle campane «come simbolo e tradizione per la nostra comunità di Magenta». Nessuna presa di posizione polemica dunque, bensì «un semplice spostamento dell’orario» che potrebbe «fare una grande differenza nella vita quotidiana di tanti di noi. Le campane continueranno ad avere il loro ruolo di aggregazione, ma permetteranno anche a noi abitanti di godere di un sonno più riposante». Una richiesta semplice, posta con il dovuto garbo anche verso coloro che non mancano un appuntamento o una funzione in chiesa, ma che a Magenta, dove la religiosità risulta parte integrante dell’identità popolare, ha subito innescato un conflitto tra due anime opposte della comunità.
Da una parte ci sono coloro che apprezzano il valore simbolico e consuetudinario delle campane, viste come un elemento culturale di Magenta.
Dall’altra, esistono persone che riconoscono invece i disagi arrecati dal continuo tintinnio, in particolare durante le prime ore del mattino. Le risposte alla petizione, come era facile immaginarsi, sono state diverse e variopinte. Alcuni hanno suggerito a Camilla Natalini di «cambiare casa» o di trasferirsi in luoghi più isolati, mentre altri hanno mostrato comprensione per le sue lamentele, riconoscendo che abitare vicino a un campanile può comportare delle difficoltà, specialmente per chi sente il bisogno di un sonno rigenerante. In tutta la querelle non sembra essere d’aiuto nemmeno il regolamento di polizia urbana del Comune, che all’articolo dedicato al suono delle campane precisa che lo stesso «è proibito dalle 21 alle 6 nel periodo di vigenza dell’ora solare e dalle 21 alle ore 5 antimeridiane negli altri mesi (da questo divieto sono escluse le mattine dei giorni di precetto festivo)» e che nella altre ore «il suono dovrà essere regolato in modo da non disturbare la pubblica quiete». Questo implica che le campane possono suonare in orari che, per alcuni residenti, risultano inaccettabili. Tale regolamento, sebbene definisca chiaramente alcune limitazioni, non sembra essere sufficiente a garantire la tranquillità pubblica desiderata da numerosi abitanti. Così la questione rimane per il momento aperta e continuerà a suscitare un acceso dibattito tra le diverse anime della comunità di Magenta. Vedremo tra qualche settimana l’andamento della raccolta firme oppure se, nel frattempo, si raggiungerà un cordiale accordo tra le due fazioni.