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 2025  ottobre 31 Venerdì calendario

L’era della camminata assistita: Nike presenta Amplify, la scarpa robotica che fa andare più veloce: ha un motore che potenzia gambe e caviglie

Dopo la pedalata assistita nasce anche la camminata assistita. Ci ha pensato Nike che ha presentato Project Amplify, la prima scarpa robotica con un piccolo motore che potenzia gambe e caviglie e permette di camminare (o correre) in modo più veloce e con meno sforzo. Si tratta ancora di un prototipo, non ci sono prezzi, non si sa ancora quando sarà disponibile ma è chiaro che quello dei mini esoscheletri è un mercato che piace.
Come è fatta la scarpa
La scarpa Project Ampify, rivestita in fibra di carbonio (può essere indossata anche senza la parte robotica e diventare una normale calzatura) è composta da un potente motore (ma leggero), da una cinghia di trasmissione e da una batteria ricaricabile che si aggangia al polpaccio. Il braccio robotico collega la caviglia alla suola e durante la camminata si avverte una leggera spinta al tallone che amplifica il movimento. Il dispositivo, che pesa un chilo, si adatta automaticamente al movimento di chi lo indossa e offre un piccolo aiuto meccanico a chi cammina o corre e aumenta la velocità di circa il 10-15% rispetto al ritmo naturale.
Il sistema è basato su algoritmi di movimento sviluppati con i dati del Nike Sport Research Lab con la collaborazione di Dephy, startup di robotica, spin-off del MIT che già avevano sviluppato questa tecnologia  in campo militare con l’eExoBoot, esoscheletro per caviglia testato per ridurre la fatica per le lunghe marce. Il prodotto è stato testato negli anni con oltre 400 persone.
A chi è rivolta la scarpa robotica
La scarpa non è pensata per i runner competitivi o maratoneti ma per quelle persone che vogliono muoversi più velocemente e arrivare più lontano con meno sforzo. «L’idea è di potenziare il movimento quotidiano, come se avessimo due polpacci extra» dice Michael Donaghu, vicepresidente di Create The Future, Emerging Sport and Innovation di Nike. In pratica può essere utile a chi cammina al ritmo di un chilometro ogni 10-12 minuti e vorrebbe arrivare un po’ prima a destinazione; per chi si stanca dopo due soli chilometri di cammino; per chi ha una mobilità ridotta o problemi articolari; per le persone anziane che per visitare una città devono restare a lungo in piedi.
La prova sul campo
Un giornalista americano di Runner’s World nel giugno scorso ha provato il prototipo della scarpa Nike appena prresentato sulla pista da 200 metri del Nike Sport Research Lab, in Oregon. «Al primo giro ho camminato senza alcun tipo di assistenza – racconta Jeff Dengate –, ma appena lo staff ha premuto il pulsante per fornire un po’ di potenza ho sentito il mio tallone sollevarsi da terra e la geometria della scarpa spingermi in avanti: una spinta sottile ma davvero piacevole. Poi sono passato dalla camminata alla corsa: aumentando il ritmo anche la potenza alle gambe è aumentata e mi sembrava di non fare nessuno sforzo per staccare il piede da terra».
Cammineremo davvero più spesso se cala la fatica?
Gli obiettivi dichiarati da Nike sono rendere la corsa e la camminata più democratiche e aiutare le persone a muoversi più velocemente, spendendo meno energia divertendosi di più. Del resto Nike paragona la sua camminata assistita alla pedalata assistita delle biciclette elettriche, entrate a far parte della nostra quotidianità e viste come un aiuto e non come un imbroglio dei pigri per non fare attività fisica: consentono anche a chi non è un atleta di percorrere più chilometri senza sudare (perfette per arrivare in ufficio freschi). Ma se non si pedala si resta bloccati. E le calzature Nike promettono la stessa cosa: aiutano a fare di più, ma bisogna impegnarsi un po’ per mettere tutto in moto. Ma davvero cammineremo di più e più spesso, diventando meno sedentari, se sarà possibile farlo con meno sforzo? Gli esoscheletri hanno effettivamente cambiato la vita delle persone con disabilità motorie ma renderanno più pigre le persone quando diventeranno un prodotto a disposizione di tutti (come lo sono state le auto o gli ascensori)?.