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 2025  ottobre 30 Giovedì calendario

Salmonella e pomodorini, accuse Ue all’oro di Pachino

In Europa è in corso un “focolaio transfrontaliero prolungato” di Salmonella Strathcona che ha provocato diversi casi di intossicazione in 17 Paesi dell’Unione Europea. Le indagini condotte nell’arco di tre anni (2023-2025) hanno costantemente identificato i pomodorini siciliani come probabile fonte di infezione. Lo scrivono, in un report appena pubblicato, Ecdc (l’agenzia Ue dedicata alla prevenzione e al controllo delle malattie infettive) ed Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare con sede a Parma), come riportato su alcuni media.
Una questione su cui lo scorso settembre la Commissione europea ha richiesto un aggiornamento della valutazione rapida congiunta dei focolai in corso dal 2023. Secondo i dati diffusi dall’Ecdc, tra gennaio 2023 e settembre 2025 sono stati confermati 437 casi di Salmonella Strathcona in Ue, con Italia, Germania e Austria tra i Paesi più colpiti. Contagi segnalati anche nel Regno Unito, in Canada e Stati Uniti. Si tratta di 205 casi in più rispetto alla prima valutazione rapida del focolaio pubblicata il 12 novembre 2024. Italia, Germania e Austria i paesi più colpiti, rispettivamente con 123, 113 e 76 casi.
Sulla questione sulla quale è intervenuto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida che, interpellato a margine del report sulle carni bianche di Unaitalia, ha invitato ad «evitare di allarmare. Se i casi rilevati in due anni in tutta Europa li traducessimo in percentuale, questa sarebbe meno che irrisoria». E ha aggiunto che «al netto di questo bisogna comunque riuscire a sorvegliare dal punto di vista sanitario questo con degli esperti e lo farò maglio di me il ministro Schillaci».
Alla notizia ha replicato con fermezza il Consorzio di Tutela della Igp Pomodoro di Pachino, che prende le distanze da qualsiasi coinvolgimento: «Dai nostri associati nessuna segnalazione di salmonella», ha affermato il presidente del Consorzio, Sebastiano Fortunato. «Se ci fosse una problematica di tale gravità – ha tenuto a sottolineare – ce ne saremmo certamente accorti, visto che mangiamo il nostro pomodoro ogni giorno». Il presidente del Consorzio di Tutela della Igp Pomodoro di Pachino infine ha precisato che «non si può non rilevare come gli attacchi al pomodoro italiano si stiano sempre più intensificando, quasi ci fosse una precisa strategia per affossare un prodotto che tutto il mondo ci invidia. Ciò che è certo – concluso Fortunato – è che siamo ogni giorno schiacciati dalla concorrenza sleale messa in atto da paesi extra Ue che inondano l’Europa di pomodoro a prezzi insostenibili per il sistema lavorativo italiano, con disciplinari che consentono l’uso di fitofarmaci che in Italia sono vietati da decenni».