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 2025  ottobre 30 Giovedì calendario

Il cuore infranto dei single Maga a Washington: “Nella città più liberal degli Usa, nessuno li vuole”

La città più liberal d’America non appare indigesta solo al presidente degli Stati Uniti, ma a tutti i nuovi assunti dal governo e che fanno parte della cultura Maga. I single arrivati nella capitale non trovano l’anima gemella in una città dove alle presidenziali dell’anno scorso il 92,5 per cento ha votato per Kamala Harris. Inoltre le politiche intimidatorie adottate da Trump, con l’invio nelle strade di soldati della Guardia nazionale, ha reso la popolazione liberal ancora più intollerante verso tutti quelli che provengono dal mondo Maga e considerano Trump un sovrano o l’inviato per conto di Dio.
Di questo fenomeno non ne parla un giornale di gossip o una rubrica per cuori solitari, ma il Washington Post, che ha sentito i vertici di agenzie che si occupano di trovare il partner ideale. I single Maga vengono visti con sospetto. “È come se fossero i paesani di Frankenstein”, confessa al giornale Susan Trombetti, Ceo di Exclusive Matchmaking, descrivendo l’ambiente come “polarizzazione politica ai suoi massimi. “Prima del 2016 nemmeno ponevo domande sulla politica nel mio modulo iniziale”, ammette Michelle Jacoby, fondatrice di DC Matchmaking e coach di dating. “Era semplicemente un non-problema”.
All’inizio di quest’anno, durante i giorni dei tagli del personale federale da parte del Doge, il dipartimento per l’efficienza governativa allora guidato da Elon Musk, Trombetti racconta che un uomo progressista le chiese di non abbinarlo con chi guidava Tesla, la compagnia di cui è maggiore azionista Musk. Le donne liberali che normalmente verrebbero definite aperte a frequentare chiunque, rifiutano qualsiasi repubblicano. “Ho un uomo davvero aperto, e loro dicono: ‘Cosa? È un repubblicano?’”, rivela Trombetti. “E automaticamente passano a: ‘Ha partecipato all’insurrezione? Era presente all’insurrezione?’”.
La maggior parte dei conservatori con cui il Post ha parlato ha confessato di essere disposto a frequentare qualcuno le cui idee politiche non siano perfettamente allineate con il movimento conservatore, ma con qualche cautela.
“Si parla molto della parola ‘fascismo’ e di persone di sinistra che chiamano ‘fascisti’ o ‘nazisti’ quelli di destra”, ha detto una repubblicana di 27 anni. “Se qualcuno lo pensasse davvero, probabilmente non vorrebbe frequentarmi comunque, ma è un campanello d’allarme, perché allora pensa che io sia quello, cosa che non sono e non sarò mai. Ma il mio partner non può pensare che io sia fascista. Sarebbe pazzesco”.
Molti conservatori finiscono per scegliere di frequentare persone simili a loro. Il giorno prima del ritorno di Trump alla Casa Bianca, centinaia di persone sono andate a una festa sponsorizzata da TikTok, organizzata con l’aiuto della conservatrice Raquel Debono. Debono, consulente politica, organizza mixer “Make America Hot Again” per conservatori a New York. A Washington, con il ritorno al potere dei Maga, la scena era più vivace. L’alcol, offerto a fiumi, ha aiutato la socializzazione. “Diciamo le cose come stanno – rivela Debono – molti hanno avuto fortuna quella notte. Non so se qualcuno si sia sposato da lì, ma sì, le persone hanno fatto sesso. Per me è un successo”. Ma alcune donne conservatrici cercano qualcosa di più genuino. Taylor Hathorn, 33 anni, contractor per la difesa e commentatrice politica, ha accettato cinquanta appuntamenti negli ultimi sei anni alla ricerca di un buon cristiano conservatore. La ricerca non ha avuto successo. Hathorn dice di aver cercato incontri con intenzioni nobili. A novembre ha festeggiato la vittoria di Trump e pensato che Washington si sarebbe popolata di uomini conservatori.
“Con le mie amiche abbiamo davvero avuto questa conversazione, dicendo che ci sarebbero stati molti più uomini qui con cui eravamo politicamente d’accordo”, ricorda. Ma alla prova dei fatti è stata una delusione. Restano i luoghi frequentati dai single repubblicani come il locale chic Jane Jane sulla 14th Street NW o il bar Scarlet Oak al Navy Yard. Ma poi scatta per tutti il momento dell’”interrogatorio” per conoscere i “precedenti”. Non sentimentali, ma politici. La persona conosciuta con le app non chiede chi sia stato il precedente partner o dove vorrebbe andare in vacanza, ma: cosa pensi dell’assalto al Campidoglio del 6 gennaio? In base alla risposta, anche una serata perfetta con il drink giusto può naufragare.