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 2025  ottobre 30 Giovedì calendario

«Cremonini? Un amore vero Non ho raccontato cose intime ma la mia dipendenza da lui»

Cesare Cremonini, il suo ex, l’accusa di aver spiattellato in un libro la sua «vita intima».
«Di intimo nei suoi confronti non c’è niente, se non quello che fanno altre mille coppie sul pianeta Terra. L’unica cosa di privato è il fatto di essermi messa a nudo su tematiche molto più importanti della relazione in se stessa: come la dipendenza affettiva o la depressione».

Martina Maggiore, 28 anni, è stata legata per oltre quattro anni (fino al 2022) al cantautore bolognese. Lo scorso febbraio è uscita con il libro Ma che stupida ragazza in cui racconta la relazione e soprattutto i traumi dopo che si è conclusa. Due giorni fa Cremonini ha confessato che la lettura è stata «una sofferenza grande e profonda». Lei, raggiunta al telefono, premette che accetta l’intervista per parlare del libro, non le interessa rispondergli, «perché non sono portata ad alimentare il gossip».
La prima domanda allora è scontata: Cremonini è un personaggio pubblico, non crede che fosse inevitabile finire nel gossip?
«Dipende da quello che si vuole far passare. Per spiegare ciò che ho vissuto, ho dovuto necessariamente parlare della mia storia. E l’avrei fatto comunque, perché le emozioni, l’amore e soprattutto il dolore sono sentimenti che provano tutti gli esseri umani, al di là del personaggio e del lavoro che fa».

Ha raccontato dei suoi tradimenti.
«È vero, forse questa è la cosa più intima che ho scritto. Li ho scoperti andando a vedere tra le sue cose. Ma a mio parere non è così privato, perché nel momento in cui tradisci fai entrare altre persone».
In un rapporto sano non andrebbe violata la privacy.
«Lo so, è stato un mio errore, lo ammetto».

Cremonini si è sentito anche colpito a freddo. Avrebbe voluto essere quanto meno avvisato dell’uscita del libro.
«Non l’ho fatto perché non c’è più alcun tipo di contatto».

Eppure siete stati a lungo insieme.
«Quando l’ho conosciuto avevo vent’anni, è stata la relazione più importante della mia vita. Lui mi ha fatto conoscere il vero amore e mi ha fatto scoprire una versione di me che non conoscevo prima. Non potrei mai dire cattiverie nei suoi confronti».

Cosa non ha funzionato?
«Come dicevo prima, la dipendenza affettiva di una ragazza molto giovane che si è annullata nei confronti di una persona molto più grande di lei. Martina non esisteva più, una dipendenza così forte che quando ci siamo lasciati si è trasformata in un’enorme depressione. È questo il messaggio a cui tengo di più: avere il coraggio di riprendere in mano la propria vita quando non si ha più niente, per ricominciare ad amare».


Arriverebbe a definirla una relazione tossica?
«Sì, solo per quanto riguarda il mio comportamento. Perché se scelgo di annientarmi, la parte tossica sono io. Probabilmente il mio modo di amare era sbagliato, pensavo che annullando me stessa potevo dare di più».

In ogni caso, poteva immaginare che lui non l’avrebbe presa bene. Anzi, ha aspettato mesi prima di reagire.
«Forse era concentrato su altro. Ma sinceramente non mi aspettavo quelle parole».
Mi scusi se glielo chiedo: può sorgere il sospetto che lei abbia voluto farsi pubblicità.
«Se avessi voluto cavalcare l’onda, l’avrei fatto quando stavo con lui».
E adesso, vuole dirgli qualcosa?
«No, preferisco di no».
Com’è la sua vita oggi?
«Sono single, mi sono iscritta di nuovo all’università per studiare Psicologia. E ho altri libri in cantiere che spero di pubblicare».
Cremonini deve preoccuparsi?
«Può stare tranquillo, non c’è più nulla da tirare fuori».