corriere.it, 29 ottobre 2025
I Beatles sono ancora una macchina da soldi: la cassaforte dei Fab Four e il mistero dei «gettoni» milionari che arricchiscono Yoko Ono
Una macchina da soldi che si chiama Beatles. E un misterioso cachet milionario che ogni anno arricchisce Yoko Ono Lennon. La leggenda musicale dei quattro ragazzi di Liverpool produce ancora quasi 50 milioni lordi di fatturato (in sterline, pari a circa 55 milioni in euro) a 56 anni dall’ultima loro esibizione pubblica, il 30 gennaio 1969 sul tetto della Apple Corps al numero 3 di Savile Row.
Una cassaforte per quattro
Lo dicono i conti 2024-2025, appena depositati a Londra (e ancora inediti), della holding comune alle quattro famiglie: la Apple Corps Limited, appunto, nata nel 1963 come “The Beatles Limited”.
Sulla sua strada ha poi incrociato la Apple americana facendole causa nel 1978 per il marchio e risolvendo la controversia con un accordo solo nel 2007. 
Oggi la cassaforte dei baronetti controlla varie società negli Usa e nel Regno Unito e gestisce la parte comune dei proventi per lo sfruttamento dei diritti e per le produzioni audio-video dei Fab Four, compresi i due siti web beatles.com e thebeatles.com. Poi ognuno dei quattro azionisti ha società personali che percepiscono i diritti di competenza individuale. 
Le due poltrone della Apple Corps
Apple Corps è partecipata al 25% ciascuno da Yoko Ono (92 anni), Ringo Starr (85), Olivia Harrison (77) tramite il trust di famiglia e Paul McCartney (83). Tutti hanno un rappresentante in consiglio ma per la quota Lennon sono due: l’anziana vedova di John e il figlio Sean Ono Lennon (49) che gestisce gli affari di famiglia. Nello statuto, totalmente rivisto nel 2020, non risulta – secondo quanto abbiamo verificato – alcuna prerogativa a favore degli eredi Lennon. Eppure oltre alla doppia poltrona anche quest’anno, in aggiunta ai dividendi (3,4 milioni) e alle fee da 4,3 milioni a ciascun azionista, «la società – si legge nelle carte – ha pagato dividendi (extra, ndr) pari a 850 mila sterline alla signora Yoko Ono …» che nel 2024 incassò un gettone ad personam di 500 mila e nel 2023 ben 4,1 milioni. Il motivo del “premio” non è stato mai specificato, presumibilmente sono accordi privati, contratti tra i soci che risalgono nel tempo. 
The Beatles Ltd, l’atto di nascita della società
La firma dell’avvocato di Ringo
Complessivamente ai quattro nuclei familiari sono state pagate da Apple provvigioni per oltre 100 milioni dal 2020. A firmare il bilancio chiuso al 31 gennaio 2025 è stato giovedì 23 ottobre uno dei “director”, Bruce Grakal, un vecchio avvocato di Los Angeles che cura gli interessi di Ringo Starr. I ricavi al netto delle quote nelle joint venture hanno raggiunto al 31 gennaio 2025 i 32 milioni (26,6 l’anno precedente) con un utile di quasi 4 milioni in calo sui 6,6 precedenti anche a causa «dei costi di un progetto cinematografico». Naturalmente l’utile è ciò che rimane dopo aver già ampiamente remunerato gli azionisti in altre forme. 
Da settembre alla guida della holding dei Beatles c’è un nuovo amministratore delegato, Tom Green, che in precedenza aveva ricoperto ruoli operativi per il franchise di Harry Potter. Apple Corps ha avuto solo tre ceo nella sua storia. 
Per il futuro (e per gli incassi della cassaforte) sta prendendo forma un attesissimo evento cinematografico sui Beatles composto da quattro film: uscirà nell’aprile 2028 e per la prima volta Apple Corps e i Beatles concederanno per un film i diritti completi sulla storia della loro vita e sulle musiche.