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 2025  ottobre 29 Mercoledì calendario

Il monopoli reale

Sembra il Monopoli dei Reali, con i protagonisti che si spostano di casella in casella e atterrano su proprietà più o meno prestigiose (e costose): un gioco dei quattro cantoni che vede coinvolti principi e duchi britannici alla ricerca di una sistemazione appropriata e conveniente.
Il problema di fondo è far sloggiare Andrea, il fratello di re Carlo, dal Royal Lodge, la sontuosa magione di 30 stanze (del valore di 35 milioni di euro) situata nella tenuta di Windsor, che lui occupa dal 2004 e nella quale convive con la ex moglie Sarah Ferguson (la «coppia divorziata più felice del mondo», come si autodefiniscono). Il principe è caduto totalmente in disgrazia dopo le ultime, luride rivelazioni sui suoi legami col magnate pedofilo Jeffrey Epstein, contenute nel libro postumo di Virginia Giuffre, una delle schiave sessuali di Epstein data in pasto ad Andrea da minorenne (e morta suicida in primavera).
Gli ospiti inopportuni
Il principe è stato costretto due settimane fa a rinunciare all’uso di tutti i suoi titoli, incluso quello di duca di York (e tuttavia non ne è stato spogliato legalmente), ma continua a far specie che viva a Windsor in una residenza reale del calibro del Royal Lodge, tanto più che si è scoperto che per vent’anni non ha pagato l’affitto, dopo aver versato una somma iniziale pari a 10 milioni di euro per rimetterlo a nuovo. E ora è pure venuto fuori che in quella «reggia» ha ospitato a suo tempo Epstein, la sua amante e complice di turpitudini Ghislaine Maxwell, attualmente in carcere in America, e quell’altro predatore sessuale che è Harvey Weinstein: una combriccola ben assortita.
Il sovrano sta facendo di tutto per convincere il fratello a fare le valigie, anche se la più seccata pare sia Kate, la moglie di William: i principi del Galles si trasferiranno infatti il mese prossimo nel Forest Lodge, una magione plurisecolare di 8 stanze da letto (del valore di quasi 20 milioni di euro), perché ormai con i tre figli grandicelli stavano stretti nell’Adelaide Cottage, la casa di sole quattro stanze da letto (del valore di 2 milioni di euro) dove hanno vissuto negli ultimi tre anni. Però il Forest Lodge è a due passi dal Royal Lodge e Kate non ne vuole sapere di avere il principe mandrillo come vicino di casa. Pare pertanto che William abbia fatto pressione perfino sulle figlie di Andrea, Eugenia e Beatrice, minacciando di togliere loro il titolo di principesse se non convincono il padre ad alzare i tacchi.
Dunque ci sono «colloqui avanzati» per spostare Andrea: e gli sarebbe stato offerto come ripiego il Frogmore Cottage, la casa donata nel 2018 dalla regina Elisabetta come regalo di nozze a Harry e Meghan. I duchi del Sussex ci hanno vissuto solo pochi mesi e poi si sono dileguati in California, lasciandola vuota: ma già da qualche settimana nel cottage di cinque stanze (e tre milioni e mezzo di valore) sono stati avvistati gli operai che starebbero preparando l’arrivo di Andrea.
L’affitto
C’è però da sistemare Sarah Ferguson, che pure ha dovuto rinunciare a fregiarsi del titolo di duchessa di York perché coinvolta anche lei fino al collo nello scandalo Epstein: la signora vorrebbe prendersi una pausa da Andrea e sul tavolo ci sarebbe il suo trasferimento proprio in quell’Adelaide Cottage liberato da William e Kate. Resta da capire come pagherà l’affitto di 6 mila sterline al mese (circa 7 mila euro) e come Andrea pagherà il suo, di 15 mila sterline mensili (oltre 17 mila euro): ma le finanze degli ex «duchi di Pork» (come venivano sbeffeggiati sui tabloid) rimangono un capitolo molto opaco, sul quale forse qualcuno dirigerà presto i riflettori.
Perché si può pure oscurare Andrea e la sua (ex) moglie, ma c’è da star certi che altri scandali continueranno ad affiorare. Per re Carlo è un problema irrisolvibile, che ha a che fare con la natura stessa della monarchia, basata sul principio ereditario: Andrea è nato principe reale e fratello del re e tale resta, non lo si può «dimissionare» del tutto. E già l’altro giorno il sovrano è stato contestato in pubblico da un repubblicano che gli rinfacciava di aver coperto Andrea. Un gesto isolato: per ora.