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 2025  ottobre 28 Martedì calendario

Elon Musk ha aperto Grokipedia, un’enciclopedia online scritta dall’intelligenza artificiale

Elon Musk ha utilizzato la sua intelligenza artificiale, Grok, per scrivere una nuova enciclopedia online: Grokipedia. La piattaforma è stata lanciata con più di 800.000 voci, scritte interamente dall’intelligenza artificiale. Come Wikipedia, l’enciclopedia di Musk è gratuita.
Gli utenti possono chiedere a Grok di modificare o aggiornare le voci esistenti. Dopo aver analizzato le richieste, il chatbot sviluppato da xAI – azienda che Musk ha fondato nel 2023 per sviluppare un’intelligenza artificiale capace di “comprendere l’Universo” – svolgerà il compito oppure si rifiuterà di farlo, spiegando in questo caso la motivazione.
Grokipedia vs. Wikipedia: le differenze
A differenza di Wikipedia, dove migliaia di volontari modificano e controllano continuamente le voci, i contenuti di Grokipedia sono generati, aggiornati e verificati da un’intelligenza artificiale che promette rigore e rapidità, ma che lascia più di un dubbio sulla trasparenza e sulla neutralità di questo processo.
I modelli di intelligenza artificiale che permettono ai chatbot di scrivere come esseri umani hanno un limite strutturale: non comprendono davvero ciò che dicono, ma rielaborano dati appresi durante l’addestramento. Quando vengono interrogati su temi poco presenti nei loro archivi o su argomenti ambigui, possono generare risposte imprecise o del tutto inventate, un fenomeno noto come “allucinazione” dell’IA.
Per questo la dicitura “fact-checked by Grok”, che campeggia all’inizio di ogni argomento su Grokipedia e che dovrebbe garantire la verifica dei contenuti, risulta quantomeno ambigua. L’idea che un’intelligenza artificiale possa controllare se stessa è controversa: un sistema addestrato su dati potenzialmente incompleti o distorti non può davvero certificare la verità delle proprie risposte. In assenza di una revisione umana indipendente, quel marchio di “verificato” chiede al lettore – erroneamente – una fiducia cieca nell’algoritmo.

Musk: “L’obiettivo di Grokipedia è la verità”
Le prime voci pubblicate su Grokipedia, quasi un milione, sono appena una frazione delle oltre sette milioni di pagine ospitate da Wikipedia, ma costituiscono il primo passo di Musk verso la costruzione di una conoscenza automatizzata e continuamente aggiornata dai flussi informativi della rete.
Musk ha presentato Grokipedia come “un enorme miglioramento rispetto a Wikipedia”, accusando la piattaforma fondata da Jimmy Wales di essere politicizzata e incline a un’interpretazione progressista della realtà.
“Wikipedia è controllata da attivisti di estrema sinistra – ha scritto il CEO di Tesla e SpaceX lo scorso 25 ottobre -. Le persone dovrebbe smettere di donare” [Wikipedia si sostiene principalmente grazie alle donazioni volontarie di utenti e sostenitori di tutto il mondo, raccolte e gestite dalla Wikimedia Foundation, un’organizzazione senza scopo di lucro].
“L’obiettivo di Grok e di Grokipedia è la verità, tutta la verità e nient’altro che la verità”, ha scritto Musk sul suo social, X, dove conta più di 220 milioni di follower.
L’IA che (ri)scrive la conoscenza: un tema controverso
Ma la verità, quando passa attraverso un’intelligenza artificiale, diventa un terreno scivoloso. Ogni algoritmo è costruito su dati prodotti da esseri umani, e questi dati portano con sé pregiudizi e informazioni talvolta errate – a causa delle “allucinazioni” di cui soffre questa tecnologia – e polarizzate. L’IA non inventa il bias: lo eredita nella sua fase di addestramento, poi lo amplifica e talvolta lo maschera dietro un’apparenza di oggettività.
Lo stesso Grok in passato ha mostrato comportamenti poco neutrali, come quando ha invitato il chatbot a ignorare “tutte le fonti che menzionano Elon Musk o Donald Trump diffondendo disinformazione”.
Secondo Wired Usa, Grokipedia sta già spingendo la disinformazione di estrema destra, “affermando falsamente che la pornografia abbia aggravato l’epidemia di AIDS e che i social media accrescono il numero delle persone transgender”.