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 2025  ottobre 27 Lunedì calendario

Dalla “moschea blu” al porto di Beirut, il programma di Leone XIV in Turchia e Libano

La “moschea blu” di Istanbul, dove già Benedetto XVI e Francesco hanno sostato in preghiera, il porto di Beirut, devastato da una bomba il 4 agosto 2020. Sono due delle tappe del preannunciato viaggio che Leone XIV compirà in Turchia e Libano, dal 27 novembre al 2 dicembre, il cui programma è stato pubblicato oggi dal Vaticano.
1.700 anni da Nicea
L’occasione del primo viaggio del pontificato è il mille e settecentesimo anniversario del Concilio di Nicea, oggi Iznik, in Turchia, dove il Pontefice si recherà per un incontro ecumenico.
Il desiderio di Francesco
Ankara, Istanbul, Iznik, poi Beirut, Annaya, Harissa, Bkerké, i luoghi che accoglieranno papa Leone, il quale – come egli stesso ha spiegato – volerà nei due Paesi mediorientali per realizzare un desiderio del predecessore Francesco e diffondere un messaggio di pace in questa latitudine del mondo ferita da guerre e drammi di vario tipo.
Erdogan ad Ankara
Il viaggio di Leone XIV inizierà giovedì 27 novembre alle 7.40 con la partenza da Roma-Fiumicino verso la capitale turca Ankara. L’arrivo è previsto alle 12.30 nell’Aeroporto internazionale di Ankara/Esenbo?a, dove si terrà l’accoglienza ufficiale. Dopo un’ora il Papa si trasferirà al Mausoleo Atatürk. Nel Palazzo presidenziale si terrà invece, alle 14.10, la cerimonia di benvenuto a cui seguirà la visita al presidente della Repubblica, Recep Tayyip Erdo?an, e, dopo oltre un’ora, l’incontro, alle 15.30, con autorità, società civile e corpo diplomatico. In quella occasione, il Pontefice pronuncerà il suo primo discorso. Nel tardo pomeriggio, intorno alle 17.20, si congederà dalla Capitale per volare alla volta di Istanbul, dove l’arrivo è previsto in circa un’ora e mezza.
Istanbul e Nicea
Qui Leone XIV trascorrerà buona parte della seconda giornata. Alle 9.30 presiederà un incontro di preghiera con i vescovi, i sacerdoti, i diaconi, i consacrati, le consacrate e gli operatori pastorali presso la Cattedrale del Santo Spirito. Poi si sposterà alla Casa di accoglienza delle Piccole sorelle dei poveri, da oltre 120 anni testimonianza viva di carità e servizio verso gli anziani bisognosi. Alle 14.15 è previsto, invece, il trasferimento in elicottero a ?znik, 30 chilometri a sud-est di Istanbul, dove si svolgerà la celebrazione ecumenica in memoria di Nicea. Già nel pomeriggio Robert Francis Prevost, farà ritorno a Istanbul – ma questa volta in elicottero – dove incontrerà privatamente, alle 18.30, i vescovi presso la Delegazione apostolica.
La moschea
La giornata di sabato 29 novembre si aprirà con la visita alla Sultan Ahmet Camii, nota come “moschea blu”, e proseguirà con l’incontro privato con i capi delle Chiese e delle comunità cristiane presso la Chiesa ortodossa siriaca di Mor Ephrem e la Doxologia (una breve formula rituale) nella Chiesa patriarcale di San Giorgio. Alle 15.50 Leone vedrà Bartolomeo nel Palazzo patriarcale del quartiere di Fanar. I due, che si sono già incontrati nel maggio scorso, firmeranno una Dichiarazione congiunta alla vigilia della festa di Sant’Andrea, ricorrenza capitale per il patriarcato ecumenico di Costantinopoli. Subito dopo questo momento, il Pontefice si trasferirà nella “Volkswagen Arena” per la messa, alle ore 17.
Trasferimento in Libano
Domenica 30 novembre sarà invece il giorno del trasferimento in Libano. Dopo un’ultima preghiera nella cattedrale armena apostolica e la divina liturgia nella Chiesa di patriarcale di San Giorgio, alla quale seguirà una benedizione ecumenica, e dopo un pranzo con Bartolomeo al Fanar, Leone lascerà la Turchia alla volta del Libano. La partenza è prevista alle 14.45, l’arrivo alle 15.45. Il Pontefice terrà subito i primi incontri istituzionali: la visita di cortesia al presidente della Repubblica, Joseph Aoun, cristiano, alla guida del Libano dal gennaio scorso; gli incontri con il presidente dell’Assemblea nazionale, Nabih Berri, musulmano sciita, e con il primo ministro Nawaf Salami, musulmano sunnita, che il Papa ha ricevuto sabato in udienza in Vaticano. Alle 18 Leone XIV vedrà autorità, società civile e corpo diplomatico e rivolgerà loro un discorso. L’appuntamento chiuderà la prima giornata di viaggio nel Paese dei Cedri.
Devozioni maronite
Il giorno successivo, primo dicembre, si aprirà con il trasferimento ad Annaya, la frazione di Beirut dove sorge il Monastero di San Maroun, meta di milioni di pellegrini cristiano-maroniti ogni anno, tra cui anche musulmani. Alle 9.45 Papa Leone scenderà nella grotta dove è sepolto San Charbel, il monaco cristiano proclamato santo da Paolo VI, al quale si attribuiscono oltre 29 mila miracoli di guarigione. Dopo questo momento di preghiera, il Pontefice si trasferirà ad Harissa, nel celebre santuario di Nostra Signora del Libano, dove svetta la statua bianca della Madonna. Lì Papa Leone incontrerà il clero locale (vescovi, sacerdoti, consacrati e consacrate, operatori pastorali), poi nella vicina Nunziatura apostolica, guidata da monsignor Paolo Borgia, vedrà privatamente i patriarchi cattolici. Nel pomeriggio alle 16 è previsto invece l’incontro ecumenico e interreligioso in Piazza dei Martiri e, a seguire, ovvero alle 17.45, quello coi giovani nel piazzale antistante il Patriarcato di Antiochia dei Maroniti a Bkerké.
Messa sul lungomare
L’ultimo giorno del viaggio, il 2 dicembre, inizierà alle 8.30 con la visita a operatori e assistiti dell’Ospedale “De La Croix” a Jal el Dib e con l’arrivo al porto per la “preghiera silenziosa” sul luogo dell’esplosione che cinque anni fa uccise oltre 200 persone e ne ferì altre 7 mila. Alle 10.30, il Papa presiederà infine la messa presso il Beirut Waterfront, sul lungomare di Beirut. L’omelia non sarà l’ultima parola del Pontefice che pronuncerà un discorso durante la cerimonia di congedo in aeroporto. Essa si terrà alle 12.45, alle 13.15 la partenza e l’arrivo a Roma-Fiumicino alle 16.10.