repubblica.it, 27 ottobre 2025
Scoperto un altro sito sessista con le immagini create dalla Ia: la denuncia di Francesca Barra
Eccone un altro. Dopo il gruppo Facebook “Mia moglie”, il forum “Phica” e decine di altri siti sessisti, eccone un altro: si chiama SocialMediaGirls. Anche stavolta l’interfaccia è quella di un portale pornografico, per soli adulti, anche stavolta per iscriversi basta autodichiararsi maggiorenni e compilare un form senza alcuna verifica, anche stavolta tra le categorie e i sottogruppi del sito si trovano immagini di donne pubblicate senza consenso e soprattutto spogliate, attraverso l’intelligenza artificiale, a loro insaputa. E anche stavolta i commenti degli utenti che hanno medagliette diverse a seconda della fidelizzazione al sito – da “Novellino” a “5 anni di servizio” – sono del solito tenore: “Ne voglio di più, mi fa eccitare”.
"Ai undress any girl”
C’è addirittura una sezione – si chiama “Ai undress any girl” – che sfruttando le potenzialità della tecnologia informatica, consente, tra le altre cose, di denudare chiunque, anzi, qualsiasi donna, ragazza, bambina, basta inserire una foto. Il sito parallelo è a pagamento ma si può fare una prova gratuita.
Il forum del sito SocialMediaGirls ha una dimensione globale, circa 7 milioni di iscritti, il fronte italiano è una minima parte.
Giornaliste, conduttrici, modelle, politiche, artiste
Tra le sezioni del sito ce n’è una riservata alle “famose”: 46 pagine caricate dal dicembre 2023 in cui le vittime sono vip, giornaliste, conduttrici, modelle, showgirl, politiche, artiste. Tutte denudate con l’Ai. Tra i loro nomi, e le immagini dei loro corpi taroccate e non consensuali, ci sono Nunzia De Girolamo, Caterina Balivo, Lorena Bianchetti, Anna Tatangelo, Chiara Francini, Michelle Hunziger, Diletta Leotta, Veronica Gentili, Andrea Delogu, Cristina D’Avena, Maria De Filippi, Chiara Ferragni, Selvaggia Lucarelli, Maria Elena Boschi, Angelina Mango, Annalisa, Francesca Barra.
"La menzogna”
“Ho scoperto che su un sito per adulti circolano immagini di me nuda, generate con l’intelligenza artificiale”, ha scritto su Instagram la giornalista, scrittrice e conduttrice. “Non sono io ma qualcuno ha deciso di costruire quella menzogna per ottenere attenzione e insinuare il dubbio che potessi essermi mostrata in quel modo negli ambienti in cui lavoro o ho lavorato: in Mediaset e con Piero Chiambretti”.
“Bisogna pensare alle figlie e ai figli di tutti”
“Ho pensato – ha aggiunto – ai miei figli e provo imbarazzo e paura per ciò che avrebbero potuto leggere o sentire se quelle immagini fossero finite nelle mani sbagliate. E ho pensato alle figlie e ai figli di tutti, alle ragazze che subiscono la stessa violenza digitale e che forse non hanno i miei stessi strumenti per difendersi o la mia forza di reagire. una violenza e un abuso che marchia la dignità, la reputazione, la fiducia. Un furto dell’immagine, del corpo, della libertà di essere viste come si è. Chi crea, diffonde, ospita questo materiale commette un reato ma troppo spesso le leggi, la rete, le piattaforme arrivano dopo. Questa non è solo la mia storia, ma il preludio di un pericolo che riguarda tutti. Nessuna donna, nessuna ragazza dovrebbe trovarsi di fronte a un corpo inventato e sentirsi ferita due volte: nell’immagine e con l’impunità”