repubblica.it, 26 ottobre 2025
Report, il garante della Privacy Ghiglia da FdI prima della multa. L’Autorità: “Siamo indipendenti”
Giovedì scorso il Garante della Privacy ha comminato a Report una multa da 150mila euro. Il giorno prima, mercoledì 22 ottobre, Agostino Ghiglia, membro dell’Authority, era nella sede romana di Fratelli d’Italia. E lì avrebbe incontrato Arianna Meloni, numero due del partito.
A provare la presenza del commissario in via della Scrofa 39 è un video – qui in anteprima – che Report manderà in onda stasera su Rai Tre nella prima puntata della stagione: l’inchiesta, ha ribadito il giornalista Sigfrido Ranucci in un’intervista alla Stampa, dimostra che l’Autorità “si muove su input politico” contro la trasmissione.
La replica del Garante
Il Garante per la privacy rimanda le accuse al mittente e in una nota, “ribadisce la piena indipendenza di giudizio e la libertà di determinazione dei suoi componenti”.
Secondo l’Autorità, nel caso della multa irrogata al programma di Rai Tre, è stata “pienamente rispettata” la procedura istruttoria: “Dopo ampia discussione – garantiscono – il Collegio ha deliberato in linea con la proposta degli uffici”. Nel comunicato dell’organo si specifica che “le deliberazioni sono adottate a maggioranza dei votanti e, ai sensi dell’art. 153 del Codice Privacy, il voto del Presidente prevale in caso di parità” e “nel caso della sanzione irrogata a Report la procedura è stata pienamente rispettata: dopo ampia discussione, il Collegio ha deliberato in linea con la proposta degli uffici”.
La sanzione
L’organo per la protezione dei dati, giovedì pomeriggio, ha notificato a Report una sanzione da 150mila euro. Sotto accusa è un servizio sul caso Boccia andato in onda l’8 dicembre dell’anno scorso. Il Garante sostiene che i giornalisti abbiano violato la normativa europea in materia di privacy divulgando una conversazione telefonica tra l’allora ministro Gennaro Sangiuliano e la moglie Federica Corsini. L’ufficio legale di Viale Mazzini sta studiando il caso in vista di un possibile ricorso contro il verdetto.
Le opposizioni
Davanti alle anticipazioni sulla presenza di Ghiglia nella sede di FdI, le opposizioni chiedono chiarimenti. “Dopo la solidarietà di facciata, è ripartito l’attacco contro Report e Sigfrido Ranucci”, scrivono in una nota i componenti del Partito democratico in commissione Vigilanza Rai: “È inaudito che, poche ore prima dell’avvio dell’esposto del Garante della Privacy contro Ranucci, alcuni componenti di un’istituzione che dovrebbe garantire terzietà e indipendenza siano stati visti entrare nella sede del partito di Giorgia Meloni”.
“Se confermata, – continua – la coincidenza e la tempistica dell’incontro tra Ghiglia e Arianna Meloni non possono passare inosservate”. Poi l’appello all’azienda: “Chiediamo innanzitutto alla Rai di attivarsi e di farsi promotrice di un’azione di difesa nei confronti di Report, a tutela di Ranucci e a salvaguardia dell’indipendenza del servizio pubblico”.
Sulla stessa linea i parlamentari M5S in Vigilanza Rai che chiedono “un’audizione urgente del presidente dell’Autorità Garante della Privacy” Pasquale Stanzione in commissione per spiegare perché l’organo “abbia voluto sanzionare la Rai per una puntata di Report su cui l’Ordine dei Giornalisti aveva già archiviato il procedimento non ravvisando alcuna violazione dei principi di pertinenza, continenza e rispetto della verità”.
Con un’aggravante ora evidente: “Scoprire poi che chi doveva decidere sulla multa lo ha fatto dopo un incontro nella sede di FdI è veramente di una gravità senza precedenti, ulteriore segnale dell’indecente sistema di potere, amichettismo e uso irresponsabile delle istituzioni che è stato messo in piedi sotto il governo Meloni”.
Anche il capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro al Senato chiama in causa anche il presidente del Garante per la protezione dei dati personali: “Spieghi la gravissima presenza di Agostino Ghiglia nella sede di Fratelli d’Italia poche ore prima della sanzione per diffamazione contro Report per la vicenda Sangiuliano”. E il leader di Avs Angelo Bonelli annuncia “un’interrogazione parlamentare per chiedere al governo di chiarire immediatamente quanto accaduto”.