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 2025  ottobre 26 Domenica calendario

Chi è il miliardario misterioso che paga i soldati Usa (d’accordo con Trump)

Il misterioso donatore di 130 milioni di dollari per contribuire al pagamento dei soldati americani durante lo shutdown non è più anonimo: è Timothy Mellon, miliardario di poche parole e grande finanziatore della campagna di Donald Trump. Il presidente degli Stati Uniti aveva annunciato la super donazione giovedì sera, rifiutando di indicare il nome del benefatore, ma definendolo un “patriota”e “grande amico”.
Poche ore dopo, durante il volo di Stato in Asia, ai giornalisti che avevano insistito per sapere chi fosse, Trump aveva risposto che il donatore “non voleva pubblicità”. Da quel momento i media americani hanno scommesso che il nome sarebbe saltato nel giro di poco. E così è stato. Non è ancora chiaro quanto la donazione riuscirà effettivamente a coprire lo stipendio di più di 1,3 milioni di militari in servizio attivo. Secondo il Congresso, il bilancio 2025 dell’amministrazione Trump ha richiesto circa 600 miliardi di dollari complessivi per le retribuzioni. Una donazione di 130 milioni equivarrebbe a circa 100 dollari per ciascun militare.
Il Pentagono ha dichiarato di aver accettato la donazione in base all’“autorità generale di accettazione dei doni”. “La donazione è stata effettuata a condizione che venisse utilizzata per compensare i costi relativi agli stipendi e ai benefici dei militari”, ha affermato Sean Parnell, portavoce del Pentagono. Ma il “regalo” potrebbe rappresentare una violazione dell’Antideficiency Act, una legge che vieta alle agenzie federali di spendere denaro oltre le somme stanziate dal Congresso o di accettare servizi volontari.
A più di tre settimane dall’inizio della chiusura del governo, scattato per mancanza di copertura finanziaria, l’amministrazione Trump ha adottato una serie di misure non convenzionali per reindirizzare fondi e pagare alcuni dipendenti pubblici. Trump ha promesso di pagare militari, agenti dell’immigrazione e forze dell’ordine, anche se il Congresso non ha ancora approvato i fondi per i loro stipendi. Questi lavoratori sono considerati essenziali e devono continuare a lavorare anche se, in base a una legge del 2019, avranno diritto al pagamento retroattivo.
Mellon, 84 anni, patrimonio personale tra uno e quattro miliardi di dollari (a seconda delle fonti, da Forbes a Vanity Fair), laurea a Yale, erede di una famiglia di banchieri e magnate delle ferrovie, ha donato in passato decine di milioni di dollari a gruppi che appoggiano la campagna di Trump.
L’anno scorso ha versato 50 milioni a un comitato trumpiano, una delle più grandi donazioni singole mai dichiarate.
Nipote dell’ex segretario al Tesoro Andrew W. Mellon, Timothy Mellon non era un donatore repubblicano di rilievo fino all’elezione del tycoon. Negli ultimi anni, però, ha investito centinaia di milioni per sostenere l’ex presidente e il Partito repubblicano.
Mellon, che vive principalmente nel Wyoming, mantiene un profilo basso, ma alla politica interessa più la sua generosità. Il banchiere è anche finanziatore del segretario alla Sanità Robert F. Kennedy Jr.