repubblica.it, 26 ottobre 2025
La marcia su Predappio dei nostalgici del Duce. Tornano i saluti romani
Alcune centinaia di persone hanno partecipato oggi, domenica 26 ottobre, a Predappio al corteo da piazza Sant’Antonio al cimitero di San Cassiano, nel paese natale di Benito Mussolini, per la commemorazione della Marcia su Roma. Davanti alla cripta del Duce sono tornati, dopo diversi anni, i saluti romani, nonostante l’appello – rinnovato anche e quest’anno – delle pronipoti Orsola e Vittoria Mussolini a sostituirli con la mano sul cuore.
“Quest’anno – dicono – abbiamo avuto difficoltà a organizzare la commemorazione perché una forza politica, che non nominiamo, ci ha mancato di rispetto allo scopo di ottenere visibilità. Iniziamo la cerimonia del ‘presente’ invitandovi a non tendere il braccio, questo è un ricordo, un momento di preghiere e null’altro». Il riferimento è alla “contromanifestazione” di Fn annunciata e poi ritirata.
In mattinata alcuni tafferugli verbali si sono infatti registrati tra esponenti di Forza Nuova e le forze dell’ordine. La sfilata si è svolta senza incidenti con agenti dotati di mini-telecamere per documentare l’evento. Tra i partecipanti, vestiti perlopiù di nero, si sono visti anche labari di associazioni combattentistiche, teste rasate e famiglie con bambini.
Nei giorni scorsi alla questura forlivese sono arrivati infatti due preavvisi di manifestazione. Alla richiesta di Angela Di Marcello, coordinatrice dei volontari che sorvegliano tutto l`anno la cripta e collaboratrice delle pronipoti del duce, che solitamente organizzano il corteo, si era aggiunta anche la quella arrivata dalla segreteria nazionale di Forza Nuova. A inoltrarla l`avvocato forlivese Francesco Minutillo, incaricato ufficialmente da Roberto Fiore, fondatore e segretario nazionale di Forza Nuova. Ma è stato lo stesso Fiore, in una improvvisata conferenza stampa a sorpresa Predappio, a cancellare la sua iniziativa, affermando che il saluto romano “è imprescindibile” e che denuncerà il questore di Forlì. Il motivo: perché, secondo Fiore, la piazza era stata chiesta prima da Fn, “ma ci è stata negata”