Corriere della Sera, 26 ottobre 2025
Cacciari si sposa con Chiara. La relazione (riservata) da 10 anni
Alla fine anche lui ha ceduto. Massimo Cacciari, l’irruente filosofo prestato alla politica, lo scapolo d’oro di Venezia che tanti cuori avrebbe spezzato in 81 anni di vita (persino quello di Veronica Lario, vuole il gossip), si sposa. La data del fatidico sì non è stata rivelata e si sa solo che sarà a Milano. Come si sa che la fidanzata è Chiara Patriarca, cinquantaduenne con natali a Trieste. Sul fatto che il «prof», come tutti lo chiamano tra calli e campi, convolerà a nozze non c’è ombra di dubbio. Anche se lui, dicono gli amici che gliene hanno chiesto conto, avrebbe fatto spallucce: «Sono fake news», avrebbe tagliato corto. Il che non ha stupito nessuno che conosce Cacciari e che, soprattutto, è abituato alle sue sfuriate, non solo quelle che si vedono nelle comparsate televisive a tema Europa e politica contemporanea. Che lui abbia un carattere fumantino è infatti cosa nota: «Ma Chiara sa tenergli testa, è una donna colta e sono una coppia autentica», sorride chi ha contatti con i futuri sposi. In ogni caso, Cacciari avrebbe tentato di negare l’assoluta evidenza, ossia le pubblicazioni di matrimonio sull’albo pretorio digitale dei Comuni delle rispettive residenze.
«Comune di Venezia, ufficio dello stato civile, pubblicazione di matrimonio numero 353 del 2025 – si legge online —. Sposo: Massimo Cacciari, nato a Venezia il 5 giugno 1944 e ivi residente. Sposa: Chiara Patriarca, nata a Trieste il 30 settembre 1973 e residente a Milano. L’amministrazione comunica che gli sposi intendono contrarre in Milano il matrimonio».
Un atto pubblico che resterà sul web fino al primo novembre e che non lascia alcun dubbio. Per quanto abbia sorpreso i più: Cacciari non si è mai detto esplicitamente contrario al matrimonio ma nemmeno favorevole. Memorabili le sue risposte, intervistato nel 2019 dal Corriere, sulla sua scelta di non sposarsi. «Bisogna aver letto Nietzsche per capire cosa significa dire di sì, quando chiede: hai scavato il fondo della tua anima? Sei pronto a dire “per sempre”?». Al «ha mai avuto il dubbio?», replicava: «Tutte le volte che ho amato». Sei anni fa evidentemente Cacciari non era ancora pronto. Poi, «le cose sono cambiate durante il Covid», spiegano gli amici.
I Cacciari-Patriarca con il lockdown hanno infatti iniziato a convivere. «Mai Massimo aveva vissuto con qualcuna prima», aggiungono. Ma la coppia esisteva già, da tempo anche. La love story sarebbe iniziata almeno una decina di anni fa («a memoria, nel 2013-4 stavano insieme», rivela un conoscente). E, prima, ai tempi dell’università – lei studentessa, lui già famoso pensatore tradotto in tutto il mondo – si sarebbero incrociati. Era la metà degli anni Novanta e lei studiava Filosofia a Ca’ Foscari. Lui, insegnate di Estetica allo Iuav, era da poco sindaco. «Una studentessa molto attenta e studiosa, figlia di uno psichiatra triestino», ricorda un ex compagno di studi. La scintilla non sarebbe scoppiata in quegli anni ma quando Cacciari ha ultimato il suo terzo e ultimo mandato, nel 2010, e si è appunto trasferito in pianta stabile a Milano tornando in laguna se non sporadicamente. E, quasi sempre, da solo tanto che nei locali che il «prof» è solito frequentare gli osti dicono di non averla mai vista. Sempre sia vero, perché il leitmotiv della relazione è il «massimo riserbo» e la «tutela della privacy», dice un’amica di vecchia data di Cacciari.
Prova ne è che ieri mattina quando il nome della bride-to-be è diventato pubblico, lei ha sospeso i suoi canali social, che poco aggiornava in realtà se non con qualche meme, il suo tifo al tennista Rafael Nadal, la passione per mare e giardinaggio e un solo link a una partecipazione del compagno a Otto e mezzo su La7. Resta qualche traccia di lei su Linkedin dove sotto la voce lavoro appare Foncoop, un ente che si occupa di formazione e sociale. Non è detto però che sia la sua occupazione attuale: la pagina è stata aperta e mai completata davvero. «È una professionista – trapela – preparata e di profonda cultura». Un trait d’union con Cacciari e che annullerebbe la differenza di età tra i due: ventinove anni.