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 2025  ottobre 24 Venerdì calendario

La stretta sui ricongiungimenti. Lega: "Solo figli minori e coniugi"

Genitori anziani, non autosufficienti e di cui nessuno si può occupare? Fuori. Figli maggiorenni malati e non autosufficienti? Bloccati anche loro. Con un emendamento al decreto flussi, presentato in commissione Affari Costituzionali alla Camera, la Lega spinge per
l’ennesima stretta sui ricongiungimenti familiari dei migranti, uno dei pochi canali sicuri e legali rimasti per raggiungere l’Italia.
A presentarlo è stato il capogruppo Igor Iezzi, che con una nota passa subito all’incasso. «Basta Prefetture intasate dalle richieste e costi extra per lo Stato», rivendica il leghista, a dispetto dei numeri residuali dei richiedenti asilo di entrambe le categorie. «Entreranno legalmente solo i coniugi e i figli minori come, del resto, prevede anche la direttiva europea». In realtà, non è propriamente così. La norma Ue disciplina il ricongiungimento di coniugi e figli minori, non lo limita a questo, dando invece facoltà agli Stati di decidere su altre categorie.
«La presunta stretta – spiega il giurista Gianfranco Schiavone di Asgi, associazione studi giuridici sull’immigrazione – impedirebbe solo quelle residuali situazioni che il diritto europeo lascia alla discrezionalità degli Stati». Le categorie sono identificate in modo chiaro, al pari delle procedure: «Il ricongiungimento dei genitori a carico è già possibile solo se si tratta di ultra65enni senza altri figli nel Paese di origine che possano provvedere a loro. Quello con i figli maggiorenni, solo in caso siano non autonomi per gravi motivi di salute». Insomma, i casi
sono pochissimi. Per questo, attacca il giurista «questo emendamento è solo un esercizio di pura cattiveria che ovviamente non ha nessuna ricaduta in termini di macroconseguenze sociali ed economiche sul Paese».