Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2025  ottobre 22 Mercoledì calendario

Corea del Nord, nuovo test dopo mesi: missili balistici a una settimana dal vertice Apec con Trump

La Corea del Sud si prepara ad ospitare la settimana prossima il vertice dell’Apec, con un possibile bilaterale a margine tra Donald Trump e Xi Jinping, e pure il Nord si prepara all’evento ricominciando a lanciare missili: il modo di Kim Jong-un di ricordare al pianeta che il proprio arsenale è in continua espansione e che il suo Paese deve essere riconosciuto come potenza nucleare. E, sostiene qualche analista, una maniera pure per mandare un messaggio al presidente statunitense come a dire “ci vogliamo incontrare pure noi?”.
Questa mattina alle 8:10 la Corea del Nord ha lanciato “diversi missili balistici a corto raggio (Srbm) verso nord-est”, ha fatto sapere lo Stato maggiore congiunto della Corea del Sud. Il lancio è avvenuto “da qualche parte a Junghwa”, appena a sud di Pyongyang: “un numero imprecisato di missili ha volato per circa 350 km”. È il primo test missilistico del Regno eremita da maggio.“Paradossalmente, Kim sta dicendo a Trump: ‘Ciao, sono qui. Sei ancora interessato a incontrarmi quando verrai da queste parti?’”, afferma a This Week in Asia Cho Han-bum, ricercatore presso l’Istituto coreano per l’unificazione nazionale. Altri analisti sostengono una tesi diversa. “Il lancio potrebbe essere stato parte dei test per verificare le prestazioni dei missili prima di spedirli in Russia”, dice Lee Il-woo del Korea Defence Network, a sottolineare così la forte dipendenza di Mosca da Pyongyang per quanto riguarda la fornitura di armi e munizioni per la guerra in Ucraina di Vladimir Putin.
La Corea del Nord ha inviato Srbm alla Russia negli ultimi mesi. Negli ultimi giorni si sono intensificate le voci su un possibile incontro (sarebbe il quarto) tra il dittatore nordcoreano e Trump, anche se molti osservatori sono scettici sul fatto che ciò possa accadere. Il presidente americano ha dichiarato varie volte in questi mesi che spera di incontrare Kim. “I funzionari statunitensi non hanno ancora intrapreso alcuna seria pianificazione logistica necessaria per organizzare tale visita: non ci sono state comunicazioni tra Washington e Pyongyang come quelle che Trump aveva avuto durante il suo primo mandato”, scrive Cnn citando fonti americane. Secondo fonti Reuters nell’amministrazione statunitense, Washington ha preso in considerazione, “ma non ha mai confermato”, un viaggio nella zona demilitarizzata (la Dmz) che separa le due Coree. Intanto, però, il Sud ha sospeso fino all’inizio di novembre le visite alla Joint Security Area nel villaggio di Panmunjom, al confine intercoreano dove potrebbe in teoria svolgersi l’incontro, anche se non ha confermato alcun piano per un possibile bilaterale Kim-Trump. Andrew Yeo, senior fellow presso la Brookings Institution, afferma sempre parlando con Reuters che sebbene un incontro tra Trump e Kim non sia impossibile, l’agenda del presidente Usa non lo consentirebbe: “Trump resterà lì solo per una notte e due giorni e l’incontro con Xi Jinping occuperà tutte le risorse del governo statunitense”.
Trump dovrebbe arrivare in Corea del Sud il 29 ottobre per incontri bilaterali con il leader cinese Xi e con il presidente sudcoreano Lee, ma partirà prima dell’inizio del vertice Apec (il forum di cooperazione Asia-Pacifico), che si terrà dal 31 ottobre al 1° novembre. “Penso che la possibilità di un incontro tra Trump e Kim sia molto bassa”, dice a NkNews, sito specializzato in questioni nordcoreane, il professor Kim Jae-chun della Scuola di Studi Internazionali dell’Università di Sogang. “Il divario tra le due parti rimane troppo ampio. È difficile immaginare che si incontrino quando la denuclearizzazione è ancora fuori discussione”. Kim Jong-un ha dichiarato il mese scorso che la Corea del Nord “non rinuncerà mai e poi mai alle armi nucleari”, pur esprimendo disponibilità a discutere di “coesistenza pacifica” ma solamente se Washington abbandonerà la sua “fissazione” sulla denuclearizzazione.