Corriere della Sera, 22 ottobre 2025
M5S, Grillo si «riprende» il simbolo sul web
Beppe Grillo sì riprende il simbolo M5S, almeno sul web. Un passo che suona come il preludio di un nuovo scontro per Giuseppe Conte. La guerra legale per rivendicare la proprietà del logo – utilizzato dal partito guidato dall’ex premier ma registrato anni prima dall ‘ex garante stellato – ormai è qualcosa più di una ipotesi. A muovere il primo passo è l’ex garante. È tornato visibile e visitabile il primo indirizzo internet del M5S: www.movimento5stelle.it: una versione alternativa a quella legata al partito di Conte.
Il fondatore ha ripristinato il vecchio sito lanciato nel 2009 e lasciato “in sonno” per anni, a partire dall’inizio del nuovo corso contiano. La mossa risale a fine agosto (precisamente il 23). Sul sito campeggia il logo del M5S, quello con il dominio internet all’interno del contrassegno. Si tratta proprio del logo registrato dall’Associazione Movimento 5 Stelle con sede a Genova, uno degli snodi del partito alle origini. Quel logo fu depositato nel novembre 2015 all’ufficio marchi europeo, tre anni dopo il primo deposito italiano (senza siti di riferimento e con titolare il solo Grillo).
Oltre al logo sul sito ci sono i riferimenti dell’associazione e il verbale dell’assemblea dei soci con il rendiconto al 2024 e la missiva inviata alla Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici. Vi è inoltre il riferimento al Comitato promotore per le elezioni europee, comitato relativo all’impegno dell’associazione genovese nel 2024. Spulciando i conti dell’associazione spicca un disavanzo dell’associazione al 31 dicembre 2024 di 9.822 euro. Tra le attività ci sono crediti nei confronti di Grillo per 88 euro. Il fondatore figura anche in un’altra voce del rendiconto, i “debiti verso Giuseppe Grillo” che sono pari a 8.444,41 euro. Tra i debiti, i 1.647 euro spesi per l’international audit services. Il rendiconto presenta una serie infinita di zeri (si va dai depositi bancari ai crediti -compresi quelli per contributi elettorali -, agli oneri di gestione, al patrimonio netto solo per citarne alcuni).
Il rilancio del sito storico sembra fare il paio con la lettera aperta al fondatore scritta da Paolo Becchi e pubblicata sui suoi canali social. La missiva – firmata “l’ideologo”, etichetta che il professore ligure aveva nel M5S delle origini – ripercorre in parte la storia dei Cinque Stelle: “Qualcosa insieme abbiamo sognato. Il sogno di un’Italia diversa e anche di un mondo diverso. Forse solo un bel sogno”. “GR però se ne andato presto all’altro mondo, troppo presto”, scrive Becchi. “E poi? Poi i tonni nella scatoletta hanno cominciato piano piano a trovarcisi bene dentro. Ed è stato l’inizio della fine”. L’ex “ideologo invita poi Grillo a muovere i passi contro il M5S contiano. “Beppe, non sono degni di usare un simbolo che ha una sua storia e che finirà nei libri di storia – si legge nella lettera -. Ed è proprio per salvare quella storia che dovresti recuperare quel simbolo. Per farne che cosa, mi dirai, per farne niente, ti rispondo. Solo una degna sepoltura”. La causa sul logo ora sembra sempre più alle porte. E c’è chi pensa che le ostilità potrebbero iniziare con il deposito delle liste in Campania.