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 2025  ottobre 21 Martedì calendario

Algeria, torna la pena di morte per reati gravi contro i minori. Era stata sospesa nel 1993

In Algeria torna la pena di morte, dopo 32 anni. Sospesa dal 1993, le autorità giudiziarie hanno annunciato il prossimo ritorno all’applicazione della pena capitale per alcuni reati considerati particolarmente gravi.
I reati per cui sarà prevista la pena di morte sono ritenuti molto gravi dalle autorità algerine. Tra questi: il rapimento e l’uccisione di minori e lo spaccio di droga e sostanze psicotrope nelle scuole.
Ad annunciarlo è stato il procuratore generale di Béjaïa, Mustapha Semati, durante l’apertura dell’anno giudiziario 2025/2026, ricordando come il presidente Abdelmadjid Tebboune, nella settimana scorsa, si era impegnato a reintrodurre la misura durante una cerimonia alla Corte Suprema. L’annuncio arriva poco dopo l’approvazione di due leggi in Parlamento, nel luglio precedente, che consentono di ripristinare la pena capitale per questi crimini, dopo l’aumento di episodi di violenza e indignazione popolare per casi più recenti di minori rapiti e uccisi.
Il Paese nordafricano aveva sospeso l’esecuzione capitale nel 1993, anno nel quale furono giustiziati i membri di un gruppo islamista armato, tutti accusati di aver organizzato e portato a compimento un attentato all’aeroporto nel 1992, in circostanze ancora controverse. Da allora, altre condanne per terrorismo e reati gravi sono state emesse, ma Algeri non ha più proceduto con le esecuzioni, mentre una parte del movimento per i diritti umani chiede da anni l’abolizione definitiva della pena capitale. Ora la situazione cambierà nuovamente.