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 2025  ottobre 21 Martedì calendario

Ascensori guasti e acqua dai soffitti: il super grattacielo di New York fa litigare i vip. «Ma non rischia di crollare»

Acqua che filtra dai soffitti, ascensori che si rompono continuamente e pavimenti che scricchiolano nelle giornate di vento. Questi sono solo alcuni dei problemi segnalati dai residenti del grattacielo 432 Park di Manhattan, ricco edificio residenziale dove hanno acquistato un appartamento anche personaggi famosi, come Jennifer Lopez e l’asso del baseball Alex Rodriguez. Ma insicuro per chi ci abita (e non solo). 
La torre, completata nel 2016, era destinata a diventare l’edificio residenziale più alto del mondo e uno dei più snelli dello skyline newyorkese. I progettisti però, a quanto pare, hanno prestato più attenzione agli elevati standard estetici e meno alla funzionalità. E proprio queste scelte, secondo un’indagine del New York Times, rischiano di compromettere l’intera struttura.

L’inchiesta del New York Times
Il quotidiano newyorchese ha interpellato un team di tecnici per studiare le carte del palazzo di 96 piani, alto 426 metri. Secondo loro non ci sarebbero rischi di crollo ma tanti indizi suggerirebbero che il palazzo potrebbe non essere funzionale come previsto. 
Durante i lavori vennero interpellati architetti e sviluppatori di fama mondiale, che consigliarono per la facciata un calcestruzzo di colore bianco. Dai documenti dell’epoca emerge la preoccupazione degli ingegneri per questa scelta: il colore grigio del calcestruzzo, infatti, è dovuto agli ossidi di ferro presenti nel cemento, e alterare i componenti può comprometterne la resistenza e le prestazioni. Per questo motivo era stato definito uno dei progetti in calcestruzzo tra i più complessi mai eseguiti.
Anche l’altezza del grattacielo contribuisce a renderlo instabile: come riporta il Nyt, il suo rapporto di «snellezza» è di 15 a uno. L’Empire State Building, ad esempio, ha un rapporto di tre a uno perché ha una base molto più larga.
Le proteste degli inquilini vip
Secondo e-mail private e documenti giudiziari, gli inquilini hanno lamentato problemi sin dal loro ingresso, nemmeno dieci anni fa. Scricchiolii, tubature rotte – per danni di milioni di dollari – e crepe evidenti in tutto il palazzo. 
Gli esperti intervistati dal Nyt hanno spiegato che l’edificio è «stressato» e sottoposto a sollecitazioni più forti di quelle previste. E questi pericoli non danneggerebbero solo chi ci abita ma anche i pedoni, perché nessuno si può salvare da un pezzo di cemento che cade da un’altezza di 400 metri.
Per evitare conseguenze peggiori, bisognerebbe intervenire a livello strutturale, ma le liti tra condomini e costruttori bloccano i lavori: l’ostacolo principale consiste nel trovare un modo per risolvere i problemi senza abbassare il valore immobiliare. 
Intanto però il Consiglio di amministrazione del condominio ha intentato due cause accusando il team di costruttori dell’edificio di avergli venduto unità difettose e di aver insabbiato i problemi. La torre è sotto gli occhi del Department of Buldings da anni dato che, in America, ogni cinque anni è obbligatorio controllare le facciate dei palazzi alti più di sei piani.
Il progetto fu un successo di marketing: le 125 unità dell’edificio vennero vendute per oltre 2,5 miliardi di dollari, secondo la società di analisi dei dati immobiliari Marketproof.