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 2025  ottobre 20 Lunedì calendario

Cipro Nord, vince il candidato filo Ue Tufhan Erhurman. Speranze per la riunificazione

La vittoria del candidato progressista nelle elezioni per la guida della parte di Cipro sotto controllo turco segnano una possibile svolta nelle decennali trattative dell’Onu per la riunificazione dell’isola. Tufhan Erhurman, un avvocato alla testa della coalizione di centro-sinistra, è stato eletto presidente della Repubblica Turca di Cipro del Nord con il 62 per cento dei voti, sconfiggendo il leader nazionalista in carica, Ersin Tatar, che cercava un nuovo mandato ma ha ottenuto soltanto il 35 per cento dei consensi.
Il programma del vincitore era centrato principalmente sull’impegno a rilanciare i negoziati con i greco-ciprioti, con l’obiettivo di una soluzione federale unitaria, da lungo tempo sostenuta dalle Nazioni Unite, per mettere fine a mezzo secolo di divisioni. Il presidente della parte greca di Cipro, Nikos Christodoulides, si è congratulato con Erhurman, affermando di essere a sua volta determinato a riprendere i colloqui di pace. Un messaggio di congratulazioni è giunto al neoeletto anche da Recep Erdogan, il presidente della Turchia, l’unico Paese al mondo che riconosce la repubblica di Cipro settentrionale, definendo il voto come “una prova di maturità” della comunità turco-cipriota, pur ribadendo la volontà di “continuare a difendere i diritti sovrani e gli interessi dei nostri fratelli turchi su ogni piattaforma”.
Mehmet Ali Talat, presidente della Cipro turco-cipriota dal 2005 al 2010, commenta tuttavia che Erdogan potrebbe essere costretto ad adattare il suo approccio all’idea di una federazione fra le due comunità, ovvero all’accordo sospinto dal palazzo di vetro per riunificare l’isola. “Questa può essere una svolta?”, si chiede Talat. “La possibilità esiste. Dipende da quello che il governo di Ankara potrà ottenere da un’intesa”.
Il presidente della Cipro del Nord ha tradizionalmente il mandato di rappresentare la comunità turco-cipriota nelle trattative con i greco-ciprioti, i quali a loro volta rappresentano Cipro nell’Unione Europea e hanno voce nelle aspirazioni della Turchia a entrare nella Ue. Per questa confluenza di interessi, l’elezione di un leader favorevole alla ripresa dei negoziati potrebbe rispecchiare l’interesse di tutte le parti in causa.
Anche dalla Grecia giungono reazioni positive all’esito del voto.
Appartenuta all’Impero Romano d’Oriente, quindi ai cavalieri templari al tempo delle crociate, poi alla repubblica di Venezia e in seguito all’Impero Ottomano, dopo la guerra russo-turca di fine Ottocento Cipro fu assegnata all’Impero britannico. Ha ottenuto l’indipendenza da Londra nel 1960, sebbene il Regno Unito mantenga la sovranità su due piccole aree che ospitano basi militari di cruciale importanza per la sua aviazione. Fin da subito ci furono tensioni di carattere etnico fra la maggioranza greca della popolazione, in un primo tempo favorevole all’unificazione con la Grecia, e la minoranza turca, decisamente contraria a una simile ipotesi.
Nel 1974 un colpo di Stato della maggioranza greca, appoggiato dal regime militare che aveva preso il potere con un golpe ad Atene, causò l’intervento militare della Turchia in difesa della minoranza turca. Il conflitto ebbe l’effetto di mettere fine alla dittatura “dei colonnelli” ad Atene, ripristinando la democrazia in Grecia, ma ha lasciato aperta una lacerazione mai più sanata a Cipro, dove le forze turche, davanti all’inconcludenza delle trattative diplomatiche, occuparono il 36 per cento dell’isola, una percentuale assai più grande di quella della minoranza turca dell’epoca, dando vita alla Repubblica Turca di Cipro del Nord.
La popolazione totale odierna di Cipro è di un milione e 295 mila abitanti, di cui poco meno di 300 mila appartengono alla comunità turco-cipriota. Capitale di entrambe le parti dell’isola, Nicosia è divisa in due, ma oggi il passaggio da una parte all’altra per ragioni commerciali, private o turistiche è consentito attraverso check-point ufficiali, a differenza di quanto avveniva nella Berlino del muro durante la guerra fredda.
Con l’adesione nel 2004 della Cipro greca alla Ue, e la candidatura della Turchia ad aderire all’Europa unita, il negoziato dell’Onu per riunificare l’isola ha assunto una nuova dimensione. L’elezione di un presidente turco-cipriota schierato per la ripresa dei negoziati con i greco-ciprioti offre ora l’opportunità di riprendere il progetto di uno stato federale diviso in due tronconi, ma unitario.