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 2025  ottobre 18 Sabato calendario

L’ultima falla è il braccialetto. Nel mirino il gestore telefonico: "I dispositivi anti-stalker in tilt"

La Spezia: uccisa dall’ex a coltellate, il braccialetto elettronico non funzionava da dieci giorni. Femminicidio a Udine, il braccialetto elettronico dell’ex marito si attiva solo dopo il delitto. Spara alla moglie con cui era in fase di separazione nel parcheggio di un supermercato di San Severo, il braccialetto elettronico non si è attivato. Sono alcuni dei casi di cronaca degli ultimi mesi. Raccontano di uno strumento di prevenzione che sulla carta potrebbe essere molto efficace e che invece nella pratica ha “falle inaccettabili”.
Così Fabio Roia, presidente del Tribunale di Milano, magistrato che da molti anni si occupa di reati di genere: “Il braccialetto elettronico non funziona. Nella realtà di Milano ce ne sono pochi e presentano disfunzionalità tecniche o tecnologiche. È inaccettabile nel 2025, in un contesto di alta tecnologia, avere dispositivi che non funzionano. E quindi bisogna intervenire sul gestore che ha vinto la gara d’appalto, aumentando il numero dei presidi”. Secondo i dati del Viminale, ad agosto 2025 erano attivi in Italia più di 12mila braccialetti elettronici, di cui quasi 6mila anti stalking.

Dopo una recente riunione gli uffici giudiziari milanesi hanno lanciato l’allarme, segnalando a questore e comandante provinciale dei carabinieri “la scarsa disponibilità di dispositivi elettronici da applicare e la disfunzionalità operativa degli stessi riscontrata più volte dalle stesse forze di polizia giudiziaria incaricate dell’esecuzione della misura coercitiva, fattore questo che frena l’adozione di misure non detentive e costituisce fattore di rischio per la reiterazione della condotta violenta”. Il braccialetto è – o dovrebbe essere – un dispositivo salvavita per le donne vittime di atti persecutori.
Continua Roia: “A Milano (ma evidentemente non solo, ndr) abbiamo rilevato un problema di numeri di dispositivi a disposizione, non sufficienti rispetto alle necessità, e un malfunzionamento. E qui si tratta di un problema di tecnologia da imputate al gestore, che deve essere richiamato dal ministero”. Il gestore è Fastweb, che si occupa della fornitura. In una città come Milano c’è un grande bisogno di braccialetti elettronici. Nel 2024 l’80 per cento delle misure cautelari emesse dal Tribunale sono state applicate per reati di genere (stalking, maltrattamenti, violenze sessuali) e di queste la maggior parte era rappresentata da divieti di avvicinamento. Dal 2023 con il cosiddetto “nuovo” Codice rosso, se su decisione del gip che dichiara la pericolosità sociale dell’indagato viene imposto il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, con distanza minima di 500 metri, l’applicazione del braccialetto è obbligatoria. Serve a monitorare il rischio di escalation violenta. Se l’indagato viola il divieto, attivando l’alert del dispositivo alle forze dell’ordine, scatta l’arresto in flagranza. “Il braccialetto elettronico – scrive la Corte costituzionale in una sentenza di novembre 2024 – è un importante dispositivo alla tutela delle persone vulnerabili rispetto ai reati di genere, e la distanza minima di 500 metri corrisponde alla finalità pratica del tracciamento di prossimità, quella di dare uno spazio di tempo sufficiente alla persona minacciata per trovare sicuro riparo e alle forze dell’ordine per intervenire in soccorso”.
Lo strumento risponde “all’impellente necessità di salvaguardare l’incolumità della persona offesa, la cui stessa vita è messa a rischio dall’imponderabile e non rara progressione dal reato-spia (tipicamente lo stalking) al delitto di sangue”.