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 2025  ottobre 16 Giovedì calendario

Parolin: “Le parole di Roccella? Ad Auschwitz non si va in gita”. La ministra: “Sono d’accordo”

"Certamente ad Auschwitz non si va in gita”. Il segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin, risponde così ai giornalisti che lo hanno interpellato in merito alla polemica innescata dalla ministra della Famiglia, Eugenia Roccella. Il cardinale ha puntualizzato che nel lager “si va per fare memoria di una tragedia immane che ha colpito il popolo di Israele e deve rimanere un monito per tutti noi di fronte anche alla crescita dell’antisemitismo”. Questi, ha detto Parolin, “sono punti di memoria che devono essere continuamente richiamati, quindi, andare lì vuol dire fare un gesto di memoria e di solidarietà”.
“Sono d’accordo”
"Sono perfettamente d’accordo con il cardinale Parolin”, ha commentato Roccella. “Ad Auschwitz non si deve andare in gita: si va per ricordare l’antisemitismo di ieri e combattere quello di oggi, una piaga che dobbiamo tutti insieme sconfiggere. È esattamente quello che ho voluto dire”.
Trump e l’Ucraina
Parolin si trovava all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede per un premio letterario. I giornalisti gli hanno chiesto un’opinione anche sulla possibilità che Trump possa intervenire per risolvere il conflitto in Ucraina: “Lo spero”, ha risposto, sebbene “attualmente non si vedono degli elementi concreti” per la pace. “Spero che, chiuso il capitolo Gaza, possa dedicarsi anche maggiormente al tema Ucraina e a cercare una via d’uscita alla guerra. Tentativi ne sono stati fatti tanti, a partire dall’incontro in Alaska con il presidente Putin. E finora non hanno dato i risultati sperati. Però”, ha detto Parolin, “rimane sempre che l’America ha un ruolo importante in tutte queste vicende”.
Premio al parroco di Gaza
Nel tardo pomeriggio Parolin interviene ad un secondo appuntamento, questa volta insieme al cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei latini, per l’assegnazione di un premio “per il dialogo e la pace” al parroco di Gaza, padre Gabriel Romanelli, intitolato al cardinale Achille Silvestrini. “Un segno di speranza”, ha chiosato il Segretario di Stato vaticano. “Mentre tutti cercavano di mettersi in salvo, questi sacerdoti e le suore hanno fatto la scelta opposta. Hanno fatto di tutto per stare vicino alla popolazione sofferente”.