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 2025  ottobre 15 Mercoledì calendario

“Quasi 1560 casi e primi morti dopo 10 anni”: è allarme per l’epidemia di morbillo negli Stati Uniti. L’ira di Bassetti: “Siamo tornati indietro agli anni ’70”

È allarme morbillo negli Usa con più di 1560 casi confermati. Nella Carolina del Sud, 153 studenti non vaccinati sono ora in quarantena. Questi dati arrivano dopo due epidemie in New Mexico e Texas che hanno portato tre morti. Prima del 2025, gli Stati Uniti avevano registrato solo una manciata di grandi epidemie di morbillo da quando la malattia era stata dichiarata debellata nel 2000. In generale le autorità scientifico-sanitarie del paese hanno disegnato un quadro a tinte molto fosche, legato soprattutto al calo della copertura vaccinale. “La copertura vaccinale tra i bambini dell’asilo negli Stati Uniti è diminuita dal 95,2 per cento del periodo 2019-2020 al 92,7 per cento del 2023-2024 – riportano i Centers for Disease Control and Prevention – Quando più del 95 per cento delle persone in una comunità non è vaccinato, la maggior parte delle persone non è protetta dall’immunità di comunità”. I dati dell’agenzia mostrano una media di 27 nuove infezioni ogni settimana da fine agosto, evidenziando la velocità con cui il virus continua a diffondersi in sacche di popolazione non vaccinata.
Nel frattempo, la disinformazione sui vaccini continua ad alimentare l’esitazione tra alcuni genitori. Gli esperti affermano che questa crescente sfiducia, unita alle interruzioni dei programmi di vaccinazione di routine dovute alla pandemia, ha creato le condizioni ideali per il ritorno del morbillo. “Mentre il presidente degli Usa si vaccina per tutto – ha scritto su Instagram l’infettivologo Matteo Bassetti – scoppia un nuovo focolaio di morbillo in Usa. Almeno 153 studenti di due scuole della Carolina del Sud sono in quarantena per 21 giorni a causa dell’esposizione al morbillo, hanno annunciato le autorità sanitarie statali. Gli studenti in quarantena non erano vaccinati, hanno aggiunto le autorità”. Una situazione inaccettabile per l’infettivologo che fa fare agli States passi indietro di decenni nella lotta alla diffusione delle malattie: “È come se gli Usa – ha rincarato la dose Bassetti – fossero tornati negli anni ’70, dove unico modo per interrompere il contagio era la quarantena. Il morbillo poi è una malattia devastante che rischia di lasciare importanti conseguenze per i bambini. Un mondo che sta andando indietro…”