lastampa.it, 15 ottobre 2025
“Amo Hitler”: i messaggi dei giovani leader repubblicani che scherzano su camere a gas, schiavitù e stupri
È venuta alla luce una chat di gruppo inquietante, piena di messaggi razzisti, antisemiti e violenti, che coinvolge giovani leader repubblicani in giro per gli Stati Uniti, secondo quanto rivela Politico, che ha scoperto migliaia di post offensivi in un canale Telegram privato. Secondo quanto riportato dal sito web, questa chat di gruppo include leader di sezioni statali dei Giovani Repubblicani di New York, Kansas, Arizona e Vermont. Fra i messaggi della chat, se ne trovano parecchi che fanno un uso ripetuto d’insulti contro gli afroamericani, i latinoamericani, gli asiatici e gli omosessuali, oltre a battute su stupri e l’Olocausto. Per esempio, i membri del gruppo si riferivano agli afroamericani come scimmie e “uomini-anguria”.
Parlavano di violenze sessuali e di incitazioni al suicidio dei loro nemici, mentre lodavano i repubblicani che, a loro avviso, sostenevano la schiavitù. Fra le persone più in vista, vi è Peter Giunta – all’epoca della chat pubblicata era il presidente dei Giovani Repubblicani dello stato di New York – che ha scritto nel gruppo diversi commenti razzisti. In un messaggio, Giunta, mentre discuteva di una partita NBA, ha scritto: «Andrei allo zoo se volessi guardare una scimmia giocare a palla».
Secondo quanto pubblicato da Politico, Giunta avrebbe anche scherzato dicendo “Amo Hitler” e, dopo aver perso la candidatura a presidente nazionale della Young Republican National Federation (YRNF), avrebbe affermato che chi avesse votato contro di lui sarebbe stato “mandato alla camera a gas”. Dopo la pubblicazione dell’articolo, Giunta si è scusato, affermando che i suoi messaggi siano stati “ingannevolmente manipolati”. Ha, inoltre lasciato la sua attuale posizione come assistente di un legislatore dello stato di New York. Insieme a lui, altri membri del gruppo Telegram sono stati allontanati dalle loro posizioni. Le rivelazioni di Politico non finiscono qui: la chat incriminata conteneva anche commenti che incoraggiavano l’aggressione sessuale ai danni del rivale di Giunta, il presidente del YRNF Hayden Padgett, scritti dal capo dei Giovani Repubblicani dell’Arizona Luke Mosiman. Bobby Walker, vicepresidente dei Giovani Repubblicani dello stato di New York, avrebbe definito lo stupro come “epico” in un altro scambio di battute. Entrambi hanno rilasciato dichiarazioni di rammarico dopo l’uscita dell’articolo di Politico, ma hanno suggerito che i messaggi potrebbero essere stati manipolati o decontestualizzati. William Hendrix, vicepresidente dei Giovani Repubblicani del Kansas e, fino a poche ore fa, assistente alla comunicazione del Procuratore Generale del Kansas Kris Kobach, avrebbe usato la parola con la “n” più di una dozzina di volte e fatto ripetute battute su stereotipi razzisti e omofobi. Hendrix è stato licenziato e il Partito Repubblicano del Kansas ha chiuso la sezione dei Giovani Repubblicani, secondo quanto riportato dai media locali.
In tutto ciò, i membri della chat a volte sembravano consapevoli della sua tossicità e facevano persino battute in cui consideravano la possibilità che qualcuno al di fuori del loro gruppo potesse visualizzarla.«Se mai ci sia una fuga di notizie su questa chat,saremmo fritti», aveva scritto Bobby Walker.I messaggi hanno scatenato un’immediata reazione online. Membri del Congresso di entrambi i partiti e altri leader politici negli Stati Uniti hanno dichiarato di essere rimasti sconvolti dai contenuti della chat di gruppo.Il leader democratico del Senato, Chuck Schumer,ha condannato i messaggi, definendoli «il tipo di spazzatura che le persone peggiori dicono quando pensano che nessuno le stia guardando». «Se questo articolo è accurato», ha continuato Schumer, «ogni singolo leader repubblicano, dal presidente Trump in giù, compresi tutti i senatori repubblicani, compreso il Comitato nazionale repubblicano, dovrebbe condannare questi commenti rapidamente e inequivocabilmente». Tuttavia, il vicepresidente JD Vance ha espresso un’opinione diversa e si è opposto alle critiche. Martedì sera, Vance ha preferito dirigere la sua attenzione sul candidato democratico alla carica di procuratore generale della Virginia, Jay Jones, che tempo fa aveva scritto un messaggio a un collega in cui esprimeva il desiderio di sparare all’allora presidente repubblicano della Camera dello stato -Todd Gilbert – e augurava del male ai suoi figli.«Questo è molto peggio di qualsiasi cosa detta in una chat di gruppo universitaria, e chi l’ha detto potrebbe diventare procuratore generale della Virginia», ha scritto Vance allegando uno screenshot dello scambio di messaggi. «Mi rifiuto di partecipare alla condanna di massa, quando persone potenti incitano alla violenza politica».
È bene ricordare che questa retorica privata non si manifesta nel vuoto. S’inserisce in un contesto di generalizzato inasprimento del discorso politico e di crescente uso di luoghi comuni incendiari e razzisti da parte dei repubblicani nel dibattito pubblico americano. Il mese scorso, Donald Trump ha pubblicato un video generato dall’intelligenza artificiale che mostrava il leader della minoranza alla CameraHakeem Jeffries con un sombrero accanto al leader della minoranza al Senato Chuck Schumer, le cui dichiarazioni inventate riguardavano lo scambio di assistenza sanitaria gratuita in cambio di voti degli immigrati – un falso e consolidato luogo comune del Partito Repubblicano. Il meme del sombrero è stato ampiamente utilizzato per deridere i democratici con il protrarsi dell’attuale chiusura del governo federale. Durante la sua campagna elettorale del 2024, Trump ha diffuso false notizie su migranti haitiani che mangiavano animali domestici e, a uno dei suoi comizi, ha accolto un comico che ha definito Porto Rico un’"isola galleggiante di spazzatura”.
Trump ha anche scherzato sul fatto che gli afroamericani “intagliassero angurie” a Halloween. Liz Huston, portavoce della Casa Bianca, ha respinto l’idea che la retorica di Trump abbia a che fare con il linguaggio dei membri della chat sotto accusa.«Solo un giornalista attivista e di sinistra cercherebbe disperatamente di collegare il presidente Trump a una storia su una chat di gruppo con cui non ha alcuna affiliazione, senza menzionare le pericolose diffamazioni provenienti dai politici democratici che hanno fantasticato di uccidere il loro avversario e hanno definito i repubblicani nazisti e fascisti», ha affermato Huston. «Nessuno è stato sottoposto a una retorica e a una violenza più feroci del presidente Trump e dei suoi sostenitori», ha sottolineato la portavoce.