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 2025  ottobre 15 Mercoledì calendario

Quartieri Spagnoli, la municipale in largo Maradona: sequestro di chioschi e altre attività

L’operazione rientra nel piano del Comune mirato al ripristino della legalità nei Quartieri Spagnoli, nato su impulso del sindaco e seguito dall’assessorato alla Legalità, dopo una riunione in Prefettura del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Nelle prossime settimane ci saranno nuovi controlli anche sul rispetto del codice della strada.
Il primo blitz c’è stato al murale di via De Deo, sei milioni di presenze all’anno, un volano per il rilancio turistico dei Quartieri Spagnoli, ma anche un grande bazar per la vendita di souvenir e gadget sportivi.
Stavolta, però, i selfie al “santuario” per il “Pibe de oro” sono soltanto all’esterno del cancelletto di Largo Maradona. Niente maglie con il numero 10 sullo sfondo, e niente spritz da asporto, ma solo gli agenti che portano via pacchi di merce, compilano i verbali e affiggono i cartelli dei sequestri giudiziari per cinque carretti per la vendita di bevande privi di autorizzazione e per due esercizi commerciali (uno alimentare) che svolgevano attività in sede fissa con licenza itinerante. Due le sanzioni da 5 mila euro. Contestate più occupazioni di suolo pubblico. I titolari delle attività strappano striscioni e altri omaggi per Diego dalla parete del murale. Gli altarini per il “Dios del calcio” vengono coperti: «Hanno ucciso Maradona per la seconda volta. Abbiamo coperto i cimeli per protesta e pensiamo di coprire anche il murale – dice Antonio Esposito “Bostik” della “Bodega de D10s” e promotore del murale nato per il secondo scudetto del Napoli – Largo Maradona resterà chiuso per volontà nostra in quanto proprietà privata: non si visita più. Se è così, qui tornerà il garage, come era prima».
In giornata arriva il comunicato sulle pagine social di Largo Maradona: “Le istituzioni non ci hanno ancora dato la possibilità di ottenere un permesso che ci consenta di operare regolarmente per tutto il giorno – è scritto nella nota -. Siamo i primi a rispettare le leggi e a lavorare in regola. Paghiamo le tasse, siamo iscritti a Inps e Camera di commercio, la merce è regolarmente fatturata. L’unico problema è che ci è stato possibile ottenere solo una licenza itinerante”. L’appello è per trovare una soluzione “con le istituzioni: se chiudiamo noi – conclude la nota – si spegne un intero quartiere”.
Tutti i commercianti sono stati collaborativi durante i controlli. In altri punti di via De Deo, intanto, c’è stato il fuggifuggi degli ambulanti extracomunitari con borse e merce contraffatta. L’azione per la legalità nei Quartieri Spagnoli, come detto, continuerà nei prossimi giorni: «La polizia municipale interviene costantemente su bar e ristoranti – ricordano dal Comune – Adesso ci concentreremo anche sulle troppe trasgressioni al codice della strada: guida pericolosa e parcheggio selvaggio che minano la sicurezza dei pedoni nei vicoli dei Quartieri». Il Comune sta inoltre valutando il progetto di pedonalizzazione e di mobilità sostenibile promosso dalla Fondazione Foqus e commissionato all’università Federico II. Un’esigenza, questa, che nasce per i grandi flussi turistici nei Quartieri e in particolare in via De Deo, dove ora si attende di conoscere il futuro di Largo Maradona.