corriere.it, 15 ottobre 2025
Manovra 2026: l’aliquota Irpef scende dal 35 al 33% e due miliardi per i salari, resta il bonus casa, tutte le misure
La Manovra, complessivamente, dispone interventi per circa 18 miliardi medi annui nel prossimo triennio. Saranno 16 miliardi nel 2026 e un po’ di più nel 2027 e nel 2028. Tra le misure in arrivo, confermate dalle linee generali della legge di Bilancio illustrate durante il Consiglio dei ministri del 14 ottobre, la revisione Isee con intervento sul valore della casa (esclusione prima casa), un intervento di 2 miliardi per adeguare i salari a costo della vita e uno stanziamento nel triennio di circa 3,5 miliardi per la famiglia e il contrasto alla povertà. Previsto anche l’annunciato taglio dell’Irpef con la riduzione della seconda aliquota.
«Nella manovra saranno definite anche le iniziative di pacificazione fiscale rivolte ai contribuenti e sulle pensioni (aspettativa di vita)», precisa il ministero dell’Economia e delle Finanze. «Papa Leone ha fatto il miracolo», ha scherzato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, rispondendo alle domande dei cronisti. «Abbiamo approvato il Dpb, c’è una scadenza perentoria che è quella del 15 ottobre per mandarlo a Bruxelles. Venerdì lo definiremo nei particolari», ha spiegato il ministro.
Le coperture
«Oltre agli effetti di miglioramento del quadro di finanza pubblica anche dovuti alla rimodulazione del Pnrr, concorrono al finanziamento della manovra, sul versante delle entrate, le risorse reperite a carico degli intermediari finanziari e assicurativi e, dal lato della spesa, interventi sugli stanziamenti di bilancio», si legge nella nota del Mef. Il contributo che potrebbe arrivare dalle banche e dalle assicurazioni dovrebbe ammontare a circa 4,5 miliardi.
La riforma dell’Isee
«Al fine di favorire l’accesso a determinate prestazioni agevolate si introduce una revisione della disciplina per il calcolo dell’Isee, che interviene sul valore della casa e sulle scale di equivalenza, con effetti complessivi di quasi 500 milioni di euro annui», spiega il Mef. La riforma dovrebbe prevedere l’esclusione dal calcolo dell’abitazione principale, secondo quanto trapelato nei giorni scorsi.
Adeguamento salari
Per quel che riguarda l’adeguamento dei salari al costo della vita, la misura dovrebbe prevedere una mini aliquota fiscale del 10% sugli aumenti retributivi previsti dai rinnovi dei contratti di lavoro a partire al primo gennaio 2026 e fino al 31 dicembre 2028.
La riforma dell’Irpef
Per l’Irpef si punta a un taglio di due punti della seconda aliquota, dal 35% al 33%, per i redditi compresi tra 28 mila e 50 mila euro. Lo stanziamento nel triennio è pari a circa 9 miliardi euro.
2,4 miliardi in più per la sanità
Ai rifinanziamenti previsti l’anno scorso dalla legge di bilancio per la sanità, pari a oltre 5 miliardi per il 2026, a 5,7 miliardi per il 2027 e a quasi 7 miliardi per il 2028, si aggiungono 2,4 miliardi di euro per il 2026 e 2,65 miliardi per il biennio successivo.
Famiglie e contrasto alla povertà
Le linee generali presentate in Consiglio dei ministri prevedono anche uno stanziamento nel triennio di circa 3,5 miliardi per la famiglia e contrasto alla povertà.
Pensioni
Per quel che riguarda le pensioni l’ipotesi è un congelamento dell’innalzamento dell’aspettativa di vita collegata alle pensioni e che scatta dal 2027 ma, secondo le indiscrezioni sarebbe selettivo escludendo, cioè, alcune categorie come i lavori usuranti e quelli precoci.
Gli interventi per le imprese
Nell’ambito degli interventi finalizzati al sostegno delle imprese si favoriranno gli investimenti in beni materiali attraverso la maggiorazione del costo di acquisizione valido ai fini del loro ammortamento, per un valore complessivo di 4 miliardi di euro. Saranno presenti nel triennio il credito d’imposta per le imprese ubicate nelle zone economiche speciali (Zes) e, nella misura di 100 milioni di euro nel triennio 2026-2028, per le zone logistiche semplificate (Zls). È prorogata al 31 dicembre 2026 la sterilizzazione della plastic e sugar tax. Viene rifinanziata anche la misura agevolativa «Nuova Sabatini».
Bonus ristrutturazioni confermato
Dal testo presentato in Cdm arriva la conferma anche della proroga per il 2026 delle disposizioni in materia di detrazione delle spese sostenute per interventi edilizi. Anche per il prossimo anno quindi i lavori sulle prime case avranno una detrazione del 50%, al 36% per le seconde case.
Pace fiscale per tutto il 2023
In manovra ci sarà anche la «pace fiscale» per tutto il 2023. Dalle stesse fonti si apprende anche che verranno esclusi coloro che non hanno mai presentato la dichiarazione dei redditi. L’ipotesi più accreditata per la rottamazione resta quella di 108 rate in 9 anni.