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 2025  ottobre 14 Martedì calendario

L’Olanda caccia i cinesi e si prende l’azienda dei chip

Si inasprisce lo scontro tra Occidente e Cina sulla proprietà intellettuale della tecnologia, in particolare dei chip. Con una mossa che pare dettata dalla volontà di allinearsi alla guerra commerciale degli Usa contro la Cina, il governo olandese ha preso il controllo del produttore di chip per computer Nexperia, aumentando le tensioni con Pechino. Alla vigilia delle elezioni anticipate fissate per il 29 ottobre, l’esecutivo dimissionario di centrodestra dell’Aia, guidato dal primo ministro Dick Schoof, ex capo dei servizi segreti olandesi, ha dichiarato domenica sera di essere intervenuto nell’azienda olandese che produce chip per automobili ed elettronica di consumo per “preoccupazioni” sul possibile trasferimento di tecnologia a Wingtech, la società cinese che controlla Nexperia. L’Aia ha citato questioni relative a “conoscenze tecnologiche cruciali” e “la perdita di capacità” che “potrebbe rappresentare un rischio per la sicurezza economica olandese ed europea”. L’operazione è consistita nell’esautorazione del presidente cinese di Nexperia, Zhang Xuezheng, sostituito da un manager olandese con voto decisivo, nominato da un’ordinanza del tribunale di Amsterdam del 6 ottobre in base a una legge mai usata prima sulla disponibilità di beni strategici. Per Wingtech non è il primo contrasto con i governi occidentali: la Gran Bretagna le ha ordinato di cedere la proprietà di una struttura a Newport. Ieri a Shanghai le azioni Wingtech sono crollate del 10%.
Nexperia è tra i maggiori produttori globali di chip semplici, ma sviluppa anche tecnologie più avanzate come i semiconduttori wide gap usati per auto elettriche, caricabatterie e data center di intelligenza artificiale. L’azienda, un tempo parte del gruppo olandese Philips, ha sede nei Paesi Bassi e nel 2024 ha fatturato 2 miliardi, con una quota di mercato dell’8,9%, oltre 12.500 dipendenti e stabilimenti in Germania, Regno Unito, Olanda e Filippine. Wingtech Technology, holding quotata a Shanghai, ha acquisito il 100% di Nexperia nel 2018 per 3,63 miliardi di dollari. Wingtech ha definito l’intervento del governo olandese “un’eccessiva interferenza dovuta a pregiudizi geopolitici” e ha detto di aver cercato il sostegno di Pechino per “proteggere i suoi legittimi diritti e interessi”.
Il presidente Usa Donald Trump sta aumentando la pressione sulle aziende cinesi nell’ambito di una più ampia guerra commerciale, che la scorsa settimana l’ha visto minacciare dazi del 100% sull’export di Pechino, salvo poi fare parziale marcia indietro nelle ultime ore. Usa e Olanda collaborano nei controlli sull’export di chip, anche perché in Olanda ha sede Asml, colosso delle macchine per fotolitografia usate per produrre chip di alta gamma, con un ruolo chiave nella filiera mondiale dei semiconduttori. Il mese scorso Washington ha ampliato l’elenco delle aziende inserite nella lista nera, considerate una minaccia per la sicurezza nazionale, che comprende Wingtech per il suo presunto ruolo “nel supportare gli sforzi di Pechino nell’acquisizione di entità con capacità di produzione di chip sensibili”. Ma il ministero dell’Economia olandese ha affermato che gli Usa non sono coinvolti nella vicenda Nexperia e che la tempistica era “puramente casuale”.