Corriere della Sera, 14 ottobre 2025
Intervista a Michelle Hunziker
Michelle Hunziker è un ciclone: mamma di tre figlie – due ancora adolescenti – nonna, presentatrice, imprenditrice per il suo brand di beauty vegano, testimonial richiestissima. Ma nella vita che cosa l’ha sorpresa di più?
«Se si tiene conto del fatto che da ragazza pensavo di avere dei figli tardissimo perché prima volevo realizzarmi e trovare un posto nel mondo, la cosa più sconvolgente è che invece sono arrivata in Italia e sono diventata mamma a 19 anni. Ed è stata la scelta più bella della mia vita: mi chiedo ancora che cosa ne abbiano pensato le mie due compagne di classe che sognavano di diventare mamme presto e alle quali io dicevo: voi siete matte».
E quindi che insegnamento ne ha tratto?
«Che la vita ti sorprende continuamente. Sono diventata mamma e non c’è stato mai un momento in cui me ne sia pentita o abbia temuto di aver perso qualcosa. Anzi, da quel momento la mia vita ha preso una piega con uno scopo più alto. Non vivi più solo per te; ma per qualcuno che ti aiuta a definire la direzione».
Ha parlato della felicità con un nuovo amore, Nino Tronchetti Provera. Ha capito perché pure gli amori importanti finiscono?
«Io credo molto negli specchi. Ci sono persone che si attraggono in un determinato momento della propria esistenza perché c’è un pezzo di cammino che bisogna fare insieme. Sono persone molto importanti con le quali condividi un progetto di vita, i figli e che rimarranno nel tuo cuore per sempre».
Però?
«Però io penso che gli amori finiscano perché a un certo punto non si guarda più nella stessa direzione. Perché uno va a 100 all’ora e l’altro a 50 e così alla prima curva non ci si vede più; perché senti che il tratto di strada che hai fatto con quella persona si è esaurito e non tanto perché non vada più bene».
È stata sposata due volte e ha vissuto sola
«Sono un Acquario, idealista e anticonformista: credo che le persone che ho incontrato nella vita siano tutte importanti. Però bisogna andare avanti, nonostante le difficoltà. Detto questo, magari è opinabile sposarsi tante volte, perché è una fatica immane... (ride). C’è una frase che mi rappresenta da un po’ di tempo».
Dica...
«Stare con una persona deve piacermi di più di quanto mi piaccia stare sola. La vita di coppia deve essere davvero un valore aggiunto».
A 48 anni come fa ad avere un aspetto così bello e giovane?
«Io non ho questa percezione. Però sono consapevole di amarmi molto, che è diverso. Ma non è sempre stato così. È stato un percorso tortuoso e difficilissimo perché io avevo un’autostima bassissima».
Come c’è riuscita, con la psicanalisi?
«Psicanalisi che continuo a fare, percorsi di vita, fatiche. Un bellissimo viaggio cominciato quando già avevo 40 anni. La chiave di volta è stata la volontà di trovare la persona giusta che mi ha dato gli strumenti per lavorare su me stessa e sui miei traumi per imparare a smettere di auto-sabotarmi. All’esterno non si percepiva, sono sempre stata solare perché sono pudica nei sentimenti e non voglio attaccare il mio zaino agli altri».
Che cosa ha capito?
«Io studio tantissimo le cellule, per questo ho creato il mio brand di life style Goovi che lavora sull’epigenetica e sono arrivata alla conclusione che chi sa perdonare, ha una socialità attiva e una vita semplice è più felice perché le emozioni influenzano l’attività dei geni».
Lifting sì o no?
«No. Riconosco che ci sono lifting fatti bene e fino a 10 anni fa ero convinta che a 55-60 anni magari a un mini lifting sarei ricorsa perché i filler cambiano i volumi del volto. Oggi, però, ci sono tecnologie incredibili che vanno a stimolare il tuo collagene come laser e termage per cui puoi invecchiare bene».
Madre affettuosa, ma per una figlia una big mother non è facile, non crede?
«Ingombrante, lo so. Per Auri è stato difficilissimo, lei ha anche un padre famoso, Eros. È stata bullizzata moltissimo per l’aspetto, però è una ragazza che si è fatta le ossa con una grande struttura. Io l’ho cresciuta nella semplicità e nella natura a Varigotti. Oggi è una mamma speciale e ha realizzato se stessa attraverso il successo della maternità. Le faccio tanti complimenti, lei e Goffredo stanno crescendo un bambino gioioso che canta e balla».
Scoperta per la pubblicità di uno slip. Dopo 30 anni è ancora la testimonial ideale...
«Credo che sia per l’autenticità. Ma posso dire che neppure quando per lavorare sarei andata da Milano a Roma con i pattini, ho aderito o pubblicizzato iniziative in cui non credessi».
Qualcosa che non rifarebbe nella vita?
«Sicuramente affronterei in modo diverso da come ho fatto quando ero così giovane e inesperta determinati rapporti, poi magari l’esito sarebbe stato lo stesso».
Si riferisce al papà di Aurora?
«Con Eros oggi siamo fratelli e famiglia, ci vogliamo un bene dell’anima ed è ancora più bello, ma penso alla sofferenza che c’è stata per aver perso un momento così importante in cui eravamo all’apice dell’amore. Oggi mi comporterei in modo diverso. Ma quando sei giovane sei pieno di lacune e deficit emotivi e non sai come affrontare le cose».
Si cede alla prima difficoltà...
«Non alla prima, ma in un momento veramente difficile non sono stata in grado di gestire la situazione perché ero troppo piccola e poi sono entrata in quella fase orribile (della setta, ndr). Inoltre era morto il mio papà...».
A proposito di coppia, che cosa pensa della fedeltà?
«Questa domanda me la può fare solo lei a questa età. Una donna matura che ha vissuto tutto quello che ho vissuto io capisce che quando sei giovane ti inculcano che la fedeltà è una cosa fondamentale, ma oggi penso che il progetto di vita sia più importante».