il Giornale, 13 ottobre 2025
Ecovandali contro Cristoforo Colombo: vernice su un quadro a Madrid
Gli attivisti di Futuro Vegetal – collettivo pro-clima spagnolo – tornano a far parlare, prendendo di mira un dipinto che raffigura Cristoforo Colombo. Dopo aver gettato della vernice rossa sulla facciata della Sagrada Familia (episodio avvenuto ad agosto, a Barcellona), stavolta è toccato al Museo Navale di Madrid.
Domenica scorsa, due attivise di Futuro Vegetal hanno fatto irruzione all’interno del museo, dirigendosi verso il dipinto “Primo omaggio a Cristoforo Colombo” realizzato da José Garnelo. A quel punto hanno lanciato della vernice rossa biodegradabile in segno di protesta contro la celebrazione della Festa Nazionale. Le due hanno inoltre voluto denunciare il “neocolonialismo estrattivo che sfrutta le risorse naturali”.
Stando a quanto riportato dll’agenzia di stampa EFE, tutta la parte sinistra del dipinto è stata imbrattata. Le due ragazze sono state poi bloccate da un funzionario del museo e poi trattenute fino all’arrivo degli agenti della Polizia Nazionale. Il quadro è poi stato immediatamente sottoposto a restauro, come mostrato dal Museo Navale di Madrid, che ha mostrato le immagini dei lavori sui social. “Il nostro fantastico team di professionisti sta lavorando in occasione della #FestaNazionale per restaurare il dipinto ’Primo Omaggio a Cristoforo Colombo’ di José Garnelo. Il Museo Navale continuerà a esporre con orgoglio le pagine di storia spagnola scritte dal mare”, ha fatto sapere il personale del museo.
I ragazzi di Futuro Vegetal hanno rivendicato il gesto, chiedendo ai concittadini spagnoli di non celebrare il 12 ottobre in quanto la data ricorda “l’espropriazione e la sofferenza collettiva. I popoli indigeni chiedono il riconoscimento delle ingiustizie storiche e il risarcimento per le loro comunità”. Victoria Domingo, una dei portavoce del movimento, ha chiesto di boicottare e sabotare tutte quelle aziende che sono coinvolte nell’estrattivismo.
"Il 12 ottobre è la celebrazione di secoli di oppressione, sfruttamento e genocidio della popolazione indigena di Abya Yala. Basta con la glorificazione della colonizzazione e dei genocidi, sia storici che attuali”, ha dichiarato anche l’attivista Luna Lagos.