il Fatto Quotidiano, 13 ottobre 2025
Sudan. Quel patto tra il tagliagole Dagalo e i “Lupi” colombiani
Alla fine di settembre il Sudan ha di nuovo presentato una denuncia formale al Consiglio di Sicurezza dell’Onu contro gli Emirati Arabi Uniti – è l’ennesima – per il loro coinvolgimento nella guerra civile dove finanziano e armano le milizie RSF, del signore della guerra Mohammed Dagalo. Un conflitto che in due anni e mezzo ha ucciso centinaia di migliaia di persone e provocato quasi dieci milioni fra profughi e sfollati.
Il mese scorso, l’aeronautica militare sudanese ha abbattuto un aereo degli Emirati che trasportava 40 mercenari colombiani, armi e attrezzature destinate alle RSF. L’aereo è stato abbattuto mentre si avvicinava a un aeroporto nella regione del Darfur controllata dalle RSF. I mercenari a bordo sarebbero stati uccisi.
Gli Emirati negano qualsiasi coinvolgimento. Ma la partecipazione di mercenari colombiani al conflitto – confermata dagli esperti ONU – non è una novità: centinaia di veterani dell’esercito sono stati reclutati da società di sicurezza private per combattere nella guerra civile sudanese. Difficile stimare il loro numero. Ma stando a un’indagine del quotidiano colombiano La Silla Vacía, dal 2024 sono stati inviati in Sudan più di 380 mercenari colombiani da schierare a fianco delle RSF. La stragrande maggioranza presta servizio in un battaglione noto come “Lupi del Deserto”, quattro compagnie composte solo da militari colombiani.
I mercenari colombiani sono una delle risorse più ricercate nella moderna guerra irregolare. Il decennale conflitto interno del Paese contro la guerriglia e i cartelli della droga ha garantito un rifornimento costante di veterani temprati dal combattimento. Le paghe sono modeste: molti veterani ricevono tra i 400 e i 600 dollari al mese. Al contrario, il lavoro mercenario può fruttare tra i 2.600 e i 6.000 dollari al mese. Centinaia di colombiani stanno attualmente combattendo in Ucraina, molti altri hanno prestato servizio nella guerra civile in Libia del 2011, in Afghanistan e in Iraq.
Non si tratta del primo coinvolgimento degli Emirati con mercenari colombiani. Nel 2015, gli EAU avevano ingaggiato centinaia di uomini per combattere contro gli Houthi in Yemen.