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 2025  ottobre 12 Domenica calendario

Occupy talk tv: Renzi vale il 2% ma è in onda dalla mattina alla sera

Ammettiamo di coltivare per il personaggio una forma di ossessione speculare a quella di chi continua a dargli retta. Ma è più forte di noi, non ci capacitiamo: com’è possibile che Matteo Renzi continui ad aggirarsi allegro nei maggiori talk show italiani? Perché un politico in disarmo nei sondaggi, impopolare, sostanzialmente irrilevante viene invitato un giorno sì e uno no a raccontare il suo cruciale punto di vista sul mondo? Incapaci di trovare una risposta in modo autonomo, ci affidiamo alla lucida freddezza dell’intelligenza artificiale. Chiediamo a Perplexity, un motore di ricerca AI: “Renzi, con la sua capacità di polarizzare l’attenzione, viene spesso privilegiato per garantire dinamismo e ascolti, più che per rappresentare un reale punto di riferimento politico con consenso popolare”, dice la macchina, forse un po’ ottimista sulla capacità di traino dello share del fu rottamatore. “Sotto questa lente critica, il suo strapotere mediatico diventa un esempio plastico di come la televisione spesso favorisca personaggi capaci di offrire spettacolarizzazione più che sostanza, creando un cortocircuito tra il reale peso elettorale e la visibilità pubblica”.
Alla fallace e minuta intelligenza umana – in attesa di essere sostituiti dai robot – non resta che un’operazione più umile: fare i conti. Per prendere la temperatura alla febbre che ancora debilita i media italiani, ecco una specie di “renzometro”, l’elenco in aggiornamento di ospitate, apparizioni e interviste del riformista dall’ego titanico tra tv e dintorni. Per comodità andiamo a ritroso: partiamo dagli ultimi giorni e arriviamo all’inizio della stagione televisiva autunnale.
Nell’ultima settimana il nostro Blair minore è stato straordinariamente conteso per parlare dell’accordo su Gaza. Venerdì 10 ottobre si è concesso un’escursione in radio, ospite di Rtl 102.5, intervistato da Massimo Giletti: “Io sono molto ottimista, anzi no, sono commosso, emozionato – dice l’ex premier, anche se il tono meccanico non tradisce increspature – noi abbiamo una certa età, Giletti, stavolta è la prima che ci sono le condizioni per farcela, speriamo che la parola shalom possa risuonare con due popoli e due Stati”. Il giorno precedente, giovedì 9 ottobre, una magnifica doppietta: intervista a Start (talk mattutino di Sky Tg24) e poi via di corsa in studio all’Aria che tira, La7, dall’amico David Parenzo: “Ho criticato tantissimo Trump per i dazi, oggi bisogna dirgli bravo per questa ipotesi di pace storica”. La Casa Bianca se lo sarà segnato.
Mercoledì 8 ottobre un passaggio da Tommaso Labate su Rete 4, Realpolitik, ma anche una perla preziosa, una bonus track, diciamo: Renzi canta al karaoke Alice di De Gregori ai microfoni di Dejan Cetnikovic, cronista di Radio Rock; il falsetto “E Lili Marlene/bella più che mai” è da brividi, onestamente. Il tour de force dell’ultima settimana comprende un’intervista ad Agorà (Rai3) e una a Tagadà (La7), entrambe il 6 ottobre: il nostro spazia tra reti pubbliche e private a dispensare grani di riformismo purissimo e interpretare ancora il suo cosplayer preferito, una versione di Tony Blair risciacquata in Arno.
Prima dell’inopinato ritorno sulla scena internazionale dell’ex premier britannico, corresponsabile di crimini di guerra e pure lui ricco conferenziere, le apparizioni televisive di Renzi erano meno frequenti, ma comunque tutt’altro che sporadiche. Il 2 ottobre un’altra sapida doppietta, tutta da Vespa, su Rai1: protagonista di Cinque Minuti e ospite di Porta a Porta. Il 30 settembre invece Renzi è da Floris a Dimartedì (La7) e lo stesso giorno ci regala un’altra chicca, la partecipazione intimista al podcast One More Time di Luca Casadei (apprendiamo, tra le altre cose, che una delle esperienze più formative della sua vita sia stata fare l’arbitro di calcio, un’altra categoria naturalmente incline a catturare le simpatie della gente). E ancora: Otto e mezzo, La7 (25 settembre), di nuovo Tagadà (17 settembre) e Dimartedì (16 settembre), poi Piazzapulita, sempre sulla rete di Cairo (11 settembre) e Sky Tg 24 (6 settembre).
Bilancio complessivo: negli ultimi 35 giorni, il nostro ha collezionato 16 gettoni; in media abbiamo il privilegio di un Renzi (quasi) ogni 48 ore.